Attenzione massima da parte dei Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo al contrasto del lavoro sommerso e irregolare e delle violazioni in materia di scommesse sportive on-line e videolottery non autorizzate nonché alla verifica dell’osservanza delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, assieme a militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ufficio dei Monopoli di Reggio Calabria, ha svolto uno specifico servizio deferendo in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria reggina due titolari di bar siti rispettivamente nei comuni di Melito di Porto Salvo e Bova Marina per frode informatica e per installazione di sistema di videosorveglianza senza la prevista autorizzazione.
Nello specifico i militari dell’Arma hanno eseguito un’ispezione accurata presso i predetti esercizi nel corso della quale:
I dispositivi, l’incasso rinvenuto e gli alimenti privi di tracciabilità sono stati sottoposti a sequestro. Comminate sanzioni amministrative ai titolari delle 2 attività commerciali per un totale di 34.500 euro. A seguito delle irregolarità riscontrate, entrambi gli esercizi sono stati segnalati all’ASP di Reggio Calabria.
Tale attività conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella salvaguardia della loro salute. L’operazione si inserisce nel quadro di un piano di controlli a largo raggio disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria e testimonia anche la costante sinergia esistente sul territorio calabrese con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli volta a garantire la legalità in tale settore e l’attenzione alla repressione dell’esercizio abusivo in materia di giochi e scommesse al fine di prevenire il grave fenomeno della “ludopatia” e garantire la piena osservanza delle normative nel settore del gioco pubblico. Un comparto che, se non regolato adeguatamente, può diventare terreno fertile per fenomeni di illegalità, evasione fiscale e dipendenza patologica.
Si precisa che i procedimenti penali sono nella fase delle indagini preliminari e che, pertanto gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti sino a sentenza definitiva.
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