Operazione "Coccodrillo", ridotta in Appello la condanna per Daniele e Antonio Lobello

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La Corte D'Appello di Catanzaro
  06 marzo 2023 14:57

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

3 anni di reclusione e 5.666 euro di multa (in primo grado 4 anni e 8 mesi) per Antonio Lobello (difeso dagli avvocati Enzo De Caro e Stefano Nimpo) e 3 anni e 4 mesi di reclusione e 6.000 euro di multa (in primo grado 4 anni e 8 mesi) per Daniele Lobello (difeso dagli avvocati Enzo De Caro e Piero Mancuso). Confermata la pena di 8 anni e 10 mesi per Giuseppe Lobello (difeso dall'avvocato Francesco Gambardella) condannato a pagare le spese processuali del giudizio d'impugnazione.

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La sentenza è stata emessa questa mattina dalla Terza Sezione penale della Corte D'Appello di Catanzaro composta da Caterina Capitò, affiancata da Carlo Fontanazza e Assunta Maiore che riforma in parte la sentenza di primo grado emessa dal Gup di Catanzaro del 15 dicembre 2021.

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Per i tre imputati giunge dunque anche la sentenza di secondo grado dopo quella emessa dal gup Matteo Ferrante riguardo a uno stralcio del procedimento denominato "Coccodrillo" nel processo, con rito abbreviato, instaurato dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, un blitz condotto dal Gico della Guardia di finanza del capoluogo di regione.

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Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero agito allo scopo di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia.

Mentre Giuseppe Lobello è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e il reato è rimasto in piedi nella sentenza, agli altri è contestato l'intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, estorsione. Reati aggravati dalla modalità mafiosa ma che non hanno retto nel dispositivo del giudice, che ha escluso la sussistenza della circostanza prevista dal codice penale all'articolo 416 bis 1 per tutti e tre. 

a.a.p.

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