Qual è stata la risposta delle regioni italiane - e in particolare di quelle del Sud - rispetto all'emergenza del Coronavirus? Un quadro affidabile ci arriva da un lavoro realizzato dall'Università Magna Graecia di Catanzaro, in collaborazione con altri atenei italiani. Una ricerca scientifica puntale e ampia che ha studiato l'evolversi della situazione (normativa, medica, organizzativa) dallo scoppio della pandemia sino alla cosiddetta "fase 2".
Si tratta del Report su l’Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19 che il Gruppo di Organizzazione Aziendale, rappresentato da Rocco Reina, Marzia Ventura, Concetta Lucia Cristofaro, Anna Maria Melina, Walter Vesperi e Teresa Gentile, sta sviluppando a partire dal 24 febbraio, vuole essere un contributo concreto di ricerca e conoscenza su un tema di interesse collettivo, in un momento particolarmente delicato per l’intero Paese.
"Lo stimolo per l’avvio della ricerca è da ritrovarsi nel moto di orgoglio che ha interessato i docenti e ricercatori – sia dell’Universita` Magna Græcia di Catanzaro che del Laboratorio dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari e del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanita` Pubblica dell’Universita` Cattolica del Sacro Cuore, coordinato dal prof. Americo Cicchetti – alla lettura dell’articolo del prof. Gary Pisano di Harward (del 27 marzo) di attacco all’Italia per le risposte offerte alla situazione pandemica del Covid-19. Da tale iniziale stimolo, si è sviluppata la volontà di conoscere e far conoscere meglio il fenomeno al fine di comprenderne le peculiarità e le complessità, aldilà delle facili argomentazioni proposte, sviluppando quella collaborazione che ha portato le due Università ad occuparsi delle situazioni organizzative esistenti ed emergenti nelle diverse Regioni della nostra penisola", spiega il prof. Rocco Reina (Università Magna Graecia di Catanzaro).
"Il tentativo è quello di fornire attraverso indicatori di carattere epidemiologico e clinico-organizzativi, capacità di lettura ed analisi rispetto una delle situazioni più gravi e particolari che hanno riguardato i contesti territoriali negli ultimi decenni, nel giro di scarsi 3 mesi. L’obiettivo della collaborazione – sia metodologica che organizzativa - ha permesso pertanto ai due gruppi di ricerca di ritrovare le sinergie idonee a mettere a sistema il set di competenze di area organizzativa e medico-scientifica ed approfondire le dinamiche in atto, analizzando i meccanismi di risposta attivati a livello territoriale nell’affrontare la situazione contingente".
"Lo studio e` stato condotto sulle 20 Regioni Italiane, anche se per le 6 Regioni del Sud il coordinamento è stato portato avanti dai ricercatori di Organizzazione Aziendale del Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Sociologia di UMG di Catanzaro. Per le analisi territoriali, ci si è avvalsi poi dei confronti attivati con i gruppi di lavoro presenti nelle Universita` della Basilicata, di Salerno, di Foggia, di Palermo e di Cagliari. Il lavoro fotografa pertanto quanto accaduto dal 24 febbraio fino al 28 aprile, con focus sulle regioni del Sud. I passi successivi saranno raccogliere ed osservare quanto succederà nei modelli organizzativi adottati nei diversi Sistemi Sanitari Regionali nella fase 2 del COVID19".
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