Golden Power, fondo sovrano e difesa economica, lo studio della Società di Intelligence

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Mario Caligiuri
  29 giugno 2020 17:08

di PAOLO CRISTOFARO

La Società Italiana di Intelligence, diretta dal professore dell'Unical, già assessore regionale, Mario Caligiuri, da tempo si dedica a promuovere la cultura e lo studio scientifico dell'intelligence, con pubblicazioni, conferenze, percorsi formativi, organizzati anche grazie al Master in Intelligence dell'Università della Calabria, diretto proprio dallo stesso Caligiuri. Tra i temi recentemente approfonditi dalla Società, data anche la crisi del Coronavirus, quello dell'impatto economico sulla società e sulla politica nazionale, già accennato, in un'intervista, dal presidente (LEGGI QUI).

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Covid-19, Golden Power e Fondo Sovrano: considerazioni e proposte per un’Intelligence Economica italiana” è il titolo della ricerca curata ultimamente da Gabriele Mancini con la prefazione e il coordinamento di Mario Caligiuri. La ricerca sostiene che l’emergenza Coronavirus ha prodotto, tra gli altri, due recenti provvedimenti che possono rappresentare la premessa per un ulteriore sviluppo, in modo organico, dell’Intelligence Economica nazionale. Si tratta del notevole ampliamento del “perimetro di sicurezza economica” conseguente al rafforzamento dei “Golden Power” per difendere le aziende strategiche italiane ed una rinnovata attenzione verso l’intervento pubblico nell’economia con la definizione del cosiddetto “Patrimonio Rilancio” da affidare alla Cassa Depositi e prestiti e che costituisce la base per un fondo sovrano nazionale, in modo da compere alla pari con gli altri Stati.

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Nella studio si sostiene che “il nuovo campo d’azione comporterà inevitabilmente un maggiore sforzo dei nostri Servizi Informativi per supportare adeguatamente le decisioni politiche in un contesto molto più complesso, dove lo scontro tra i vari Paesi sul terreno economico assumerà centralità assoluta. Ma soprattutto la ricerca propone una possibile architettura per l’Intelligence Economica nazionale, prevedendo l’istituzione di due strumenti innovativi per gestire il nuovo complesso contesto operativo.

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La premessa è rappresentata dal “Piano nazionale per la sicurezza economica”, attraverso il quale definire una visione e le linee guida del settore, con il contributo di tutti gli attori della Community di intelligence, (Presidenza del Consiglio, CISR, COPASIR, DIS, AISE, AISI) e integrando il pubblico con il settore privato e della ricerca. Segue la costituzione di una “Agenzia nazionale informazioni per la sicurezza” che, ubicata nell’ambito del DIS, possa cogliere tutti i segnali anche “scomodi” per indirizzare le politiche pubbliche verso una efficace tutela dell’interesse nazionale.

E questo riordinando, accentrando e focalizzando le competenze e le strutture esistenti, con particolare riferimento a parte di quelle del Gruppo di Coordinamento Poteri Speciali (l’Ufficio della Presidenza del Consiglio che coordina la gestione delle operazioni societarie che minacciano gli interessi nazionali), dell’UCSE (Ufficio centrale di Segretezza del DIS che ha rapporti diretti con le imprese per le abilitazioni di sicurezza e perché valuta la rilevanza strategica degli operatori economici) nonché dei reparti di Intelligence economica operanti nell’ambito dell’AISI, AISE e Guardia di Finanza. Lo studio è consultabile integralmente sul sito https://press.socint.org, dove si possono trovare le precedenti ricerche della SOCINT.

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