Ispezione e debito verso l'ospedale, l'intricata storia del bar del Pugliese. Intanto è chiuso

Trattative per regolamentare una situazione contrattuale non proprio lineare e adesso pure i Nas. È sempre più intricata la faccenda attorno al bar che opera all'interno dell'area dell'ospedale Pugliese. Negli ultimi giorni, l'esercizio commerciale è rimasto chiuso.

Due giorni fa, da quanto appreso, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma dei Carabinieri ha eseguito un'ispezione da cui sarebbero sarebbero emerse alcune carenze igienico-sanitarie.  

Ma questo è solo uno degli aspetti della faccenda (e non è escluso che possa riaprire prossimamente). Il vero nodo è che da mesi va avanti una trattativa fra l'azienda ospedaliera (proprietaria dell'immobile) e i gestori del locale. Il buco informativo era talmente grande che gli uffici amministrativi dell'ospedale non erano inizialmente in grado di trovare tutti i documenti che giustificassero il possesso della struttura da parte del privato. La storia parte da lontano, dal 1969 quando lo spirito originario era quello di affidare il locale ad una cooperativa di dipendenti dell'ospedale. In seguito ci furono diversi passaggi di mano.

Il management dell'azienda ospedaliera in un primo momento era pronto ad attivare la procedura giudiziale per entrare di nuovo in possesso del bene in assenza di titolo della controparte. In un secondo momento è stata preferita la strada mediazione.

Una negoziazione che vale il recupero di un credito non indifferente per l'ospedale. Nonostante il privato abbia corrisposto delle somme, il debito - calcolato dall'azienda ospedaliera- nei confronti dell'Ente proprietario ammonterebbe a circa 115 mila euro. La trattativa andrà avanti sul prezzo. Dopodiché, definito il pregresso, il 'Pugliese' è intenzionato a bandire un avviso per una nuova concessione per sistemare una volta per tutte la faccenda. (g.r.)

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