Report DIA, focus sul Catanzarese: le infiltrazioni della ‘Ndrangheta dalla costa alle aree interne

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images Report DIA, focus sul Catanzarese: le infiltrazioni della ‘Ndrangheta dalla costa alle aree interne
Direzione Investigativa Antimafia
  21 luglio 2020 15:08

di PAOLO CRISTOFARO 

Nella relazione della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, dell'ultimo semestre 2019, pubblicata in questi giorni (LEGGI QUI), appare un ampio focus sulle aree del Catanzarese recentemente oggetto di operazioni delle forze dell'ordine su richiesta della Dda di Catanzaro. Operazioni che hanno consentito di fare luce sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nelle aree della costa ionica (Guardavalle, San Sostene, Davoli, Soverato, Montepaone), ma anche nelle zone più interne (Vallefiorita, Chiaravalle, Torre di Ruggiero, Borgia).

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Prima a comparire nel report, in ordine di narrazione, l’operazione “Prisoner’s Tax”, conclusa il 23 luglio 2019 dai Carabinieri di Catanzaro nei comuni catanzaresi di San Sostene, Davoli, Gasperina e Montepaone, che ha portato alla esecuzione di una misura cautelare in carcere nei confronti di 25 soggetti. "L’inchiesta, emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro, nata nel 2016, ha consentito di far emergere una rete articolata di esponenti legati alla criminalità organizzata, che avrebbe perpetrato una serie di estorsioni e gestito il traffico e lo spaccio di droga non solo in Calabria ma anche fuori dai confini regionali", scrive la DIA.

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Sempre sull'area del Soveratese, è scritto nel report, "solo un mese prima, il 24 giugno 2019 era stata conclusa un’altra inchiesta, sempre nel settore del traffico e spaccio di droga, denominata “Last generation”, condotta dai Carabinieri di Soverato (CZ), grazie alla quale è stata disarticolata una rete di spacciatori in quel comune, con l’esecuzione di 24 misure cautelari in carcere. Sia in questa operazione che in quella precedente (“Prisoner’s Tax”) è stato rilevato l’impiego di minorenni e di donne nelle attività connesse al traffico e allo spaccio di droga

Il 21 agosto 2019, i Carabinieri, in un appartamento di Giardini Naxos (ME) hanno arrestato un esponente del clan Gallace, ricercato dal maggio 2017 per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti importati dal Sud America, gestito prevalentemente in una base logistica ad Arluno (MI). Destinatario di un provvedimento cautelare emesso su richiesta della Dda di Milano, al momento della cattura era in possesso di carta di identità, patente e passaporto italiani falsificati. "Nel dicembre 2019 è balzata agli onori della cronaca nazionale la vicenda relativa alla rimozione di una scultura religiosa donata al Comune di Guardavalle, nel 2007, da soggetti ritenuti vicini alla cosca in argomento, collocata proprio davanti al Municipio", ricorda la DIA (LEGGI QUI) e (LEGGI ANCHE LE MINACCE AL SINDACO). A Soverato e nei comuni limitrofi, oltre ai Gallace continua ad operare la cosca Sia-Procopio-Tripodi.

(La statua donata dai Gallace a Guardavalle e piazzata davanti la sede municipale, poi rimossa)

Circa le aree interne, in particolare quelle di Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggiero, spicca nella relazione della DIA l'operazione "Orthus".

LEGGI QUI. 'Ndrangheta tra Chiaravalle Centrale e Torre Ruggiero. Operazione "Orthrus", ricorsi rigettati in Cassazione: in 4 restano in carcere

"Eseguita il 13 ottobre 2019 dai Carabinieri di Catanzaro, nel cui ambito 17 soggetti sono stati colpiti da un provvedimento restrittivo, quali appartenenti, nonché fiancheggiatori della cosca Iozzo-Chiefari, radicata, in particolare, nei comuni della provincia di Catanzaro di Torre di Ruggero e Chiaravalle Centrale. Nello specifico, sono stati contestati, tra gli altri, i reati di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione, in un deposito sito a Chiaravalle Centrale, è stato scoperto un vero e proprio arsenale di armi a disposizione del clan, composto da fucili Kalashnikov, pistole e un ordigno artigianale. "Le indagini del semestre hanno anche confermato l’interesse delle organizzazioni criminali del Distretto anche verso i reati ambientali", sottolineano gli inquirenti.

(Arresto durante l'operazione "Orthus", a Chiaravalle)

Focus anche su Vallefiorita e Borgia, già note alla cronaca per vicende di 'Ndrangheta e sulla Presila. "Le famiglie Catarisano-Abbruzzo-Gualtieri-Cossari insistono sulle zone di Borgia e Roccelletta di Borgia, mentre nella zona di Vallefiorita e aree limitrofe risultano operativi i Tolone-Catroppa.

Le famiglie Pane-Iazzolino e Caprino-Scumaci-Bubbo sono attive in tutta la zona della Presila.

 

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