Vibo. Tentata estorsione di due sacerdoti, "spariti" gli atti di costituzione di parte civile: aperta un'indagine

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images Vibo. Tentata estorsione di due sacerdoti, "spariti" gli atti di costituzione di parte civile: aperta un'indagine

Le parti civili hanno chiesto che a pagare per i danni subiti sia la Diocesi di Mileto- Nicotera-Tropea

  12 aprile 2021 12:53

di EDOARDO CORASANITI

Spariti, dissolti nel nulla: al Tribunale di Vibo Valentia questa mattina non c'è traccia degli atti di costituzione di parte civile già presentati nell'udienza preliminare del processo a carico di due sacerdoti, Graziano Maccarone (difeso dall’avvocato Fortunata Iannello), segretario particolare del vescovo di Mileto, e Nicola De Luca (difeso dall'avvocato Giovanni Vecchio), reggente della chiesa Madonna del Rosario di Tropea, accusati di per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose.  I due avrebbero minacciato la vittima per avere indietro dei soldi che gli avevano prestato e si sarebbero vantati amicizie con la cosca Mancuso di Limbadi. Il 21 gennaio scorso il Gup di Catanzaro li ha rinviato entrambi a giudizio. Ed è nel capoluogo di regione che i documenti spariscono.

Oggi la pm della Dda di Catanzaro, Irene Crea, ha fatto sapere che per la dispersione degli atti è stato aperto un'indagine contro ignoti.

Dall'altra parte, i legali della parte civile hanno depositato una nuova costituzione e il collegio presieduto da Tiziana Macrì ha dato l'ok. Ma la richiesta degli avvocati Michele Gigliotti e Daniela Scarfone si è spinta oltre, chiedendo l'emissione di un decreto per l’autorizzazione della citazione del responsabile civile della Diocesi di Mileto- Nicotera-Tropea per le condotte degli imputati. Il responsabile civile è il Vescovo. Tradotto: a pagare economicamente per i danni subiti dalle vittime sia la Diocesi. Il Tribunale si è riservato e ha rinviato a lunedì prossimo per la decisione sull'emissione del decreto di citazione. 

I fatti oggetto dell'inchiesta risalgono al 2012. I due sacerdoti sono accusati di avere minacciato un uomo al quale avevano prestato 2.500 euro De Luca e 6.700 Maccarone. 

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