di STEFANIA PAPALEO
Vince mezzo milione di euro al gioco on line tra il 2017 e il 2019, ma quando presenta la dichiarazione per accedere al reddito di cittadinanza "dimentica" di segnalarlo. Da qui l'incriminazione e il successivo processo, con tanto di richiesta di condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione sollecitata dal pm d'udienza.
Ma oggi, per un cinquantaseienne di Cutro, è arrivata l'assoluzione con la formula "perchè il fatto non sussiste". Il giudice del Tribunale di Crotone Giulia Crisci , infatti, ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Salvatore Rossi, che ha fatto emergere in sede di discussione come le vincite attribuite al suo assistito venissero indicate senza detrarre le perdite, dal momento che l'imputato, negli stessi anni, allo stesso gioco on line avrebbe addirittura perso oltre 540 mila euro, per cui "la condotta in contestazione non risulterebbe assistita dalla consapevolezza e dolo indispensabile per la punibilità".
Così, tenendo conto della mancanza dell’elemento psicologico del reato, il giudice ha rimandato l'imputato a casa con in tasca una sentenza di piena assoluzione.
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