A Catanzaro il presidio della Cgil Area Vasta, Spi Cgil ed Fp Cgil per il rilancio del sistema della Sanità pubblica

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images A Catanzaro il presidio della Cgil Area Vasta, Spi Cgil ed Fp Cgil per il rilancio del sistema della Sanità pubblica

  21 maggio 2024 15:50

di FRANCESO IULIANO

Ha fatto tappa a Catanzaro la manifestazione itinerante organizzata da Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, lo Spi Cgil Area vasta e la Funzione Pubblica Area Vasta per difendere e rilanciare la sanità pubblica ed il diritto alla salute dei calabresi.

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Un’occasione per informare i cittadini sui temi della sanità regionale ma anche per raccogliere le firme per la presentazione dei quesiti referendari promossi dalla Cgil. 

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Questa mattina militanti e dirigenti del sindacato, si sono dati appuntamento nel piazzale di fronte il cancello d’ingresso dell’ospedale cittadino. 

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Presenti, tra gli altri,  il segretario generale di Cgil Calabria Angelo Sposato, la vicesindaco della città e presidente dell'Assemblea regionale Pd, Giuseppina Iemma, il segretario generale di Cgil Area Vasta, Enzo Scalese.

“Con queste manifestazioni - ha spiegato Angelo Sposato - si chiede una buona sanità, si chiede una sanità che metta al centro i diritti dei cittadini e dei malati e, soprattutto, che dia quei servizi di qualità che sono assolutamente necessari. C’è poi il ricorso alla sanità privata ed alle cure fuori dalla nostra regione. Attività  che non sono più in qualche modo sostenibili non solo dal punto di vista dei costi ma anche da un punto di vista della mobilità. Abbiamo tantissime persone che oggi ricorrono a cure extra regionali che, tra l’altro, comportano una spesa di circa 300 milioni di euro all’anno. Tra le rivendicazioni - ha aggiunto Sposato - c’è anche quella di regolamentare le liste d'attesa che, per tanti cittadini, sono diventate insopportabili”.   

Garantire un forte investimento al Servizio Sanitario Nazionale aumentando il finanziamento del SSN, sia in termini assoluti che in rapporto al Prodotto interno lordo; investire sul personale con un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà e investa nella formazione e valorizzazione delle professionalità del Servizio sanitario nazionale;

rilanciare e riadeguare la rete ospedaliera rafforzando le dotazioni organiche e le strumentazioni, per favorire accessibilità, sicurezza, qualità, a partire dai Pronto Soccorso, sempre più al collasso; dare risposta agli inaccettabili tempi d'attesa; che negano il diritto alla salute e favoriscono il ricorso a prestazioni private, attuare e completare la Riforma per lo sviluppo dell'Assistenza Territoriale, realizzando una rete capillare di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali in un'ottica di forte integrazione: realizzare e rendere operativi le strutture e i presidi territoriali previsti (Case della Comunità e Ospedali di Comunità, a gestione pubblica, garantendone la piena attività con tutte le figure professionali necessarie).

Sono solo alcuni dei punti contenuti nella piattaforma rivendicativa  elaborata da Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, lo Spi Cgil Area vasta e la Funzione Pubblica Area Vasta.

“In tutto questo - ha aggiunto Angelo Sposato -  non ci sono risposte da parte della presidenza della Giunta regionale che continua a tergiversare, con il governo nazionale, sull'assunzione di medici infermieri. Non c'è incentivazione a fare sì che i professionisti che ci sono in Calabria non vadano fuori. Abbiamo grandi cervelli e grandi professionisti che stanno facendo le fortune di altri sistemi sanitari regionali. Dovremmo, invece, fare un grande piano di incentivazione per tenere qui medici ed infermieri e programmare le assunzioni necessari a tutto il sistema della salute pubblica calabrese”.

I presidi organizzati in questi giorni in tute le province calabresi - hanno spiegato gli organizzatori - sono stati predisposti anche per comprendere quali sono i disagi dei cittadini, mettendo al centro dell’attenzione il tema della vertenza salute, come tema prioritario per la Cgil.

“Garantire il diritto alla salute - ha commentato Giuseppina Iemma - significa arrivare ai bisogni della gente che oggi si scontrano con lunghe liste di attesa che, purtroppo, non fanno altro che alimentare la mobilità passiva che è il maggior determinante del debito per le casse regionali. Diritto alla salute che, inevitabilmente, sarà ancor di più aggravata con la paventata autonomia differenziata.

Come Partito Democratico - ha aggiunto - siamo per una sanità pubblica ed universalistica perché, il diritto alla salute in quasi tutto il mondo è garantito per tutte e per tutti: Questo significa che qui da noi c’è bisogno di una riorganizzazione complessiva della sanità ospedaliera e di quella  territoriale. E’ chiaro che per abbattere le liste di attesa abbiamo bisogno di assunzioni di personale medico ed infermieristico. Per riorganizzare la sanità calabrese, avremmo bisogno di un piano Marshall delle assunzioni perché il lavoro di cui si fanno carico i sanità i medici e tutti gli operatori del settore sanitario, è veramente eccessivo”.

 

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