






Tra letture, strumenti e racconti tramandati, la Biblioteca De Nobili riaccende un clima che appartiene alla città quanto le sue vie antiche. Il recital “Sfogliando il Natale” riporta in primo piano quel patrimonio di parole e gesti quotidiani che continua a definire la memoria collettiva.
11 dicembre 2025 21:36di GUGLIELMO SCOPELLITI
Nel tardo pomeriggio la Sala Placanica della Biblioteca Comunale “Filippo De Nobili” ha ospitato l’appuntamento “Sfogliando il Natale”, il recital dedicato alle festività all’interno della rassegna “Parole, Voci e Suoni di Calabria”.
La Biblioteca ha recuperato un progetto che, nel 1998, la Compagnia del Carro guidata da Pino Michienzi aveva portato in giro per la regione. L’edizione odierna si è innestata su quel solco, arricchita dalle lettrici Rosa Elia e Amalia Lostumbo e dai musicisti Salvatore Fiorentino al violoncello e alla chitarra, e Salvatore Casaletto al pianoforte. In apertura, il direttore della Biblioteca Michele Marullo ha scelto di ringraziare a chi ha sostenuto la preparazione dell’iniziativa: «Avevamo previsto la presenza dell’assessore alla Cultura Donatella Monteverdi, ma è impegnata altrove e forse potrà raggiungerci più tardi. Intanto desidero esprimere gratitudine al personale che lavora con noi da tanti anni e a chi ha curato ogni passaggio di questa serata».
Riprendendo il suo intervento, Marullo ha voluto sottolineare il ruolo di chi ha collaborato dietro le quinte: «Un riconoscimento va inoltre alle ragazze del Servizio civile, impegnate ormai da mesi nelle attività della biblioteca».
Valentina Caramuta, giovane volontaria e protagonista attiva dell’organizzazione, ha costruito il suo breve percorso introduttivo partendo dal cuore dei testi: «Le pagine che ascolteremo raccontano la pace del Natale attraverso autori identitari come Achille Curcio, Giusy Verbaro e Giovanni Patari», ha spiegato, «insieme a molti altri che restituiscono una scrittura viva». Caramuta ha poi restituito la chiave di lettura del recital: «Questa non è soltanto una lettura, è un momento per riflettere insieme, perché le parole – soprattutto quando usano il nostro idioma locale – diventano un filo che regge la nostra identità».
Riprendendo il discorso, la giovane ha aggiunto: «I testi parlano di storie, tradizioni e di quel modo particolare di vivere le festività che ci rende unici. Mettono in luce il legame tra passato e presente e tra il nostro dialetto e una lingua più universale, quella dei sentimenti». Ha concluso con un augurio semplice: che la serata potesse riportare ciascuno ai Natali più familiari, «ricchi di usanze da custodire nel tempo».
Dopo l’introduzione, le voci di Amalia Lostumbo e Rosa Elia hanno guidato il pubblico dentro racconti e memorie, mentre le note dei due Salvatore – Fiorentino e Casaletto – costruivano una trama musicale essenziale, discreta, capace di dare respiro alle parole.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797