A Crotone cava di inerti non autorizzata, sequestrata area di oltre 139mila metri quadrati: una denuncia

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images A Crotone cava di inerti non autorizzata, sequestrata area di oltre 139mila metri quadrati: una denuncia

  24 aprile 2025 11:41

I militari del Comando Provinciale di Crotone, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio promossa in concomitanza delle festività pasquali, hanno sottoposto a controllo, lungo l’arteria stradale S.S. 107 “silana – crotonese”, un autocarro destinato al trasporto di inerti.

Durante i controlli, i baschi verdi del Gruppo hanno appurato, anzitutto, che il carico di materiale trasportato fosse di gran lunga eccedente rispetto al quantitativo prescritto e, soprattutto, che lo stesso non fosse accompagnato dal necessario documento di trasporto.

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Le immediate verifiche avviate, anche mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di individuare la provenienza del carico trasportato, coincidente con un’area sita lungo le sponde del fiume Neto, ricadente nel territorio del comune di Castelsilano.

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Le successive attività ispettive avviate su detta area hanno portato all’individuazione di una vera e propria cava, completa di ruspe e macchine escavatrici cingolate, per lo sbancamento e movimentazione di inerti, per l’appunto prelevati dal letto fluviale in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo.

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Gli interventi di scavo, svolti senza autorizzazione alcuna, hanno cagionato un profondo mutamento dello stato dei luoghi, determinando la deviazione del corso del fiume e un innalzamento della falda acquifera ed aggravando ulteriormente il rischio idrogeologico già presente.

Tutte le circostanze di fatto rilevate dalle fiamme gialle costituiscono fattispecie penalmente rilevanti ai sensi del Codice Penale, perché qualificabili come reati di furto aggravato, deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi e distruzione o deturpamento di bellezze naturali. Per questi motivi, si è proceduto ad interessare la Procura della Repubblica di Crotone che ha disposto il sequestro dell’intera area (per un’estensione di oltre 13 ettari), dei mezzi impiegati nello sbancamento (due macchine escavatrici cingolate ed una ruspa, per un valore all’incirca prossimo ai 100mila euro) e la denuncia, per i reati sopracitati, del soggetto responsabile delle illecite attività. 

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