A Crotone il Siulp interrompe le relazioni sindacali con il Questore, Massimo Gambino

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Il questore di Crotone, Massimo Gambino
  03 marzo 2020 17:08

La Segreteria Provinciale del SIULP di Crotone ha deciso di interrompere le relazioni sindacali con il Questore pro tempore, Massimo Gambino. "La decisione, a lungo meditata - dicono dal sindacato -, è il frutto di una serie di confronti sulle varie problematiche che affliggono da tempo la Questura di Crotone, non solo rimaste del tutto irrisolte ma, addirittura, ulteriormente acuitesi negli ultimi tempi a cagione di una serie di imprevidenze e di negligenze non più tollerabili".
In particolare, a seguito di accesso ex D.Lgs. 81/2008, il sindacato denuncia "una serie di inadempienze che interessano la struttura che ospita gli uffici della Questura ed una situazione complessiva sul piano della sicurezza e della salubrità dei luoghi di lavoro in stridente contrasto con la vigente normativa".
Ciò ovviamente, a loro parere, espone gli operatori di polizia ad una serie di rischi ed insidie assolutamente evitabili sol che si fossero adottate le necessarie e previste misure di prevenzione. 
"Basti pensare, a mero titolo di esempio - incalzano -, alle grossolane irregolarità riscontrate in ordine al documento di valutazione rischi redatto, inaudita altera parte, senza il coinvolgimento degli organi di sicurezza quali l’RSPP, il MC, ed i RR.LL.SS. A nulla sono valse le reiterate sollecitazioni finalizzate ad adeguare il sistema di prevenzione alla disciplina prevista dal D.Lgs. 81/2008".

E il SIULP incalza contro la gestione complessiva del personale "informata - scrivono - a criteri di arbitrarietà che mal si attagliano ai principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento che devono connotare l’agire della pubblica Amministrazione. Una gestione autoreferenziale, poco attenta alle reali esigenze del personale e per certi versi maldestra che tiene conto dell’appartenenza sindacale e che viola, pedissequamente, gli accordi contrattuali. Una gestione che ha creato e crea divisione e disparità di trattamento con conseguenti tensioni rischiando di incidere sul piano motivazionale con una inevitabile ricaduta negativa sul servizio da rendere all’utenza".
Per questo motivo il SIULP fa sapere di aver dato mandato ai propri legali al fine di valutare l’avvio di un’azione per l’accertamento della condotta antisindacale ex art.28 L.300/70, con relativa condanna dell’Amministrazione nella persona del Questore pro tempore. Non solo. Il SIULP ha chiesto, altresì, al Capo della Polizia, attraverso la propria struttura nazionale, una verifica della situazione complessiva mediante un’attenta attività ispettiva con ogni ulteriore determinazione al riguardo.

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