di MASSIMO PINNA
Prima un’iniziativa comunale promossa da un’associazione di cui fa parte l’assessore alla cultura Elisabetta Sestito, poi la sua partecipazione alla seduta di giunta con la quale si finanzia la stessa associazione e il premio Città di Girifalco.
A seguire, le reprimende della segretaria comunale, gli interventi delle minoranze, la lettera al prefetto di Catanzaro e la lettera odierna sul caso, indirizzata al sottosegretario all'Interno, l’onorevole Wanda Ferro.
Ce ne è, eccome, materiale infiammabile, ed infatti a Girifalco da settimane ormai divampa la polemica.
Dopo gli interventi in consiglio comunale, interviene oggi il gruppo consiliare di Forza Italia, stigmatizzando “il silenzio, vergognoso, se non fosse per loro stessi, per tutta la città che loro malgrado amministrano”.
Il punto centrale della vicenda è infatti che, sia pure “gli “errori amministrativi” possono essere anche “sanati”, ma nessuna “sanatoria” potrà mai restituire onorabilità a chi continua ad amministrare facendo sempre finta di nulla o peggio a chi si piega ai tristi e continui ricatti personali”.
Nel mirino di Forza Italia Girifalco, non solo naturalmente l’assessore al centro del conflitto di interessi.
Ma anche e soprattutto il sindaco Pietrantonio Cristofaro, la giunta intera, i consiglieri di maggioranza.
“Complici e silenti”, denuncia Forza Italia.
Nella seduta del consiglio comunale tenutasi prima della pausa estiva, la sottoscritta - scrive Elisabetta Ferraina - come consigliere comunale di minoranza, aveva già avuto modo di evidenziare ampiamente alcune incongruenze del modus operandi poco amministrativo e privo di buon senso dell’assessore alla Cultura Elisabetta Sestito che ignorando le proprie responsabilità arreca un danno alla cosa pubblica e all’ immagine di un consiglio comunale che rasenta sempre più l’assurdo”.
“Un assessore – rimarca - che, ogni volta, ignaro del proprio ruolo denigra e deride la minoranza tacciandola di cattiveria. Perché è più facile accusare di cattiveria i gruppi di minoranza che ammettere i propri limiti. Limiti che prontamente vengono sempre confermati pubblicamente dalla segretaria comunale, il cui ruolo dovrebbe essere di garanzia e controllo indipendente sull’ attività dell’Ente.
In quella seduta di luglio era emerso come un’associazione culturale di cui la stessa Sestito si era fatta promotrice, si stava occupando di una iniziativa comunale senza legittimazione alcuna da parte dello stesso ente. Non contenta, l’Assessore alla cultura, qualche giorno dopo partecipa alla votazione della giunta alla quale avrebbe dovuto astenersi perché in palese contrasto con quanto previsto dal TUEL (testo sconosciuto a molti).
“Nonostante sembrerebbe – annota - che la segretaria comunale abbia ufficialmente suggerito alla giunta l’annullamento in autotutela dell’ atto deliberativo n. 165/2023 avente ad oggetto : "Presa atto costituzione Associazione Premio Letterario Città di Girifalco, Approvazione schema protocollo d'intesa per collaborazione III edizione Premio Letterario Cina di Girifalco", proprio perché venuto meno il principio di imparzialità della pubblica amministrazione secondo quando sancito dall’ art. 97 della Costituzione, tutto tace. La maggioranza tace. La giunta tace. Il Sindaco tace”.
“E quando chi non dovrebbe tacere tace a rischio non è solo il principio di imparzialità amministrativa - – sottolineano - ma il principio dell’“amor proprio”, del rispetto per ciò che si rappresenta e anche della dignità di una collettività. Ad essere compromesso è il principio dell’agire nella piena osservanza delle norme.
“Perché vedete- sottolineano - al gruppo di minoranza di Forza Italia Girifalco poco importa se, a seguito dell’annullamento della delibera oggetto di conflitto di interessi (di cui rimaniamo ancora in attesa) , l’ assessore Sestito continuerà a far parte della giunta comunale o meno. Perseverare è diabolico, ma insistere è masochismo. A provare vergogna – rincarano la dose - dovrebbero essere i consiglieri comunali di maggioranza che (nonostante i malumori) non si indignano – denunciano - qualunque cosa succeda. È compito di un sindaco (libero nel suo agire) mettere in discussione l’organo di governo a seguito di una valutazione politica generale e sostanziale sull’ andamento dell’attività amministrativa compromessa da alcune deleghe assessorili. Ed invece tutto tace. Il rumore lo fanno solo i social”.
Dunque, “se, come proposto dalla segretaria comunale, l’annullamento dell’ atto deliberativo incriminato fa decadere il conflitto d’interessi dell’ assessore Sestito, sul piano politico a Girifalco il problema resta ed è un problema di cui questa maggioranza deve assumersi pienamente la responsabilità perché gli “errori amministrativi” possono essere anche “sanati”, ma nessuna “sanatoria” potrà mai restituire onorabilità a chi continua ad amministrare facendo sempre finta di nulla o peggio a chi si piega – concludono - ai tristi e continui ricatti personali”.
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