Allestita una Mostra personale dell’artistapresso il Museo del Presente di Rende. Si può visitare fino al 7 agosto 2020
10 luglio 2020 10:03di GIOVANNA BERGANTIN
Una mostra da non perdere, dove idee ed emozioni si intrecciano, si susseguono, si scontrano e siconfrontano con il racconto delle esperienze e del mondo interiore, segnate da combinazioni di colori vibranti, forti, prepotenti. Nelle opere esposte, ben articolate in sei sezioni, la spiritualità della luce si appropria del ritmo compulsivo dei contrasti di colore, capace di produrre atmosfere e profonde suggestioni. La rassegna artistica “Retoriche figure. Lumina et colores” promossa dall’Amministrazione comunale di Rende e curata da Roberto Sottile, è stata messa insieme “in dieci mesi di lavoro per suggellare 15 anni del mio percorso artistico”, spiega Massimiliano Ferragina.
E’ la prima volta che le tele, i collage, le carte coloratissime e le cinque fotografie, scelte su 800 scatti di Marco Tanfi econcluse con pennellate di colore, arrivano al Museodel Presente di Rende. “Ho fatto già molte mostre ed ho iniziato per gioco – racconta l’artista – quando un amico gallerista di Roma, Gianluca Morabito, guardando le mie tele mi disse che bisognava farlevedere al mondo, da lì è partito tutto. Ho respirato l’aria della pittura contemporanea in residenze di artisti e quando ho sentito forte l’esigenza di esprimermi, ho fatto la mia scelta. L’ispirazione per me è colore: giallo, rosso e blu, i colori primari, del grano, del sangue, del sole e della luce, i colori della mia Terra. Questo è il mio sigillo, considero il colore come un essere vivente, mi scontro, entro in lotta epoi ci faccio pace. E’ la mia ossessione. Tornare in Calabria mi ricarica, la considero come una grande madre, per ritrovare la cultura di appartenenza, le radici. Per me è la più grande musa ispiratrice”. Ferragina confessa di aver sperimentato in questa rassegna supporti, codici, materiali nuovi. Come nella carta, “ho portato dei contrasti, un supporto molto fragile, delicato, con l’aggressività, la forza del colore”. Ed è proprio seguendo il percorso delle carte che il “colore” esplode, diventa potente strumento capace di esprimere suggestioni e stati d’animo nascosti. L’arte, che ha imparato a conoscere così bene nei suoi anni di sperimentazione ed è diventata dialogo col mondo attorno a lui, per Ferragina “è provocazione che arricchisce, produce qualcosa che prima non avevi” .
Massimiliano Ferragina è nato a Catanzaro, originario di Girifalco, si è trasferito a Roma, dove vive e lavora. Ha una laurea in filosofia alla Gregoriana di Roma. Ha al suo attivo molte mostre in Italia e all’estero. Ideatore del progetto artistico “Pittura emozionale biblica”. Molti i lavori con soggetti religiosi, tra questi il ciclo pittorico della Via Crucis per la parrocchia di Moniga del Garda, Brescia e l’altare dei santi medici Cosma e Damiano nella chiesa dell’Annunziata a Rionero in Vulture, Potenza. Per l’autunno ha in programma uno studio sulle icone russe con l’Ambasciata di quel Paese.
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