Anche quest’anno, la Tenuta “Terra di Ceraso”, nel Comune di Squillace, sarà oggetto di una campagna di scavi archeologici. Si tratta del “Vivarum project” voluto dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (Piac) in convenzione con l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e autorizzato dalla Soprintendenza archeologica, che prosegue le sue attività su un territorio dalle enormi potenzialità archeologiche, a pochi passi dal Parco Scolacium. Il progetto di ricerca archeologica, valorizzazione e tutela dei luoghi storici di Cassiodoro Senatorein Calabria, sotto la direzione scientifica del prof. Gabriele Castiglia e del dott. Domenico Benoci, ha tra le sue finalità la didattica rivolta a quanti si formano nell’ambito dei professionisti dei Beni Cuturali. Per l’occasione, quindi, saranno coinvolti negli scavi (per due settimane, dal 13 al 25 luglio) e nelle attività di promozione e valorizzazione del sito anche studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, grazie alla convenzione stipulata dall’Ente Afam con il Piac: si tratta di Maria Carlotta Romeo, Luca Barbieri, Elisa Zimbaro, Gessica Ursino, Mario Muraca, Nicoletta Buonvicino. L’attività si inquadra all’interno dell’insegnamento di Teoria e pratica della Valorizzazione dei Beni Culturali a cura dei docenti Aba Francesco Cuteri e Elena di Fede. All’avvio dei lavori di scavo prevista per l’inizio della settimana prossima sarà presente anche mons. Carlo dell'Osso, Segretario del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana.
«Grazie a questo progetto si è riacceso un piccolo ma importante faro sulla storia dei luoghi di Cassiodoro, la cui importanza culturale per la Calabria intera è veramente straordinaria. Ecco perché sono molto felice per l’avvio di questa importante collaborazione. È un’occasione incredibile per la nostra Accademia e per i nostri studenti con cui avremo la possibilità di fornire un contributo alla letteratura scientifica sulla figura del politico e letterato romano, ma soprattutto ci sarà modo di costruire rapporti, relazioni e collaborazioni che per gli studenti saranno molto importanti. Ci tengo, quindi, a ringraziare innanzitutto il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana per l’attenzione dimostrata all’Accademia e i proprietari della Tenuta, Sandra Pascali e Tommaso Lopez, per la disponibilità e l’accoglienza», ha detto Cuteri.
«L’accordo stipulato con il Piac – ha aggiunto Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – ha validità biennale e risponde, come molte delle attività che abbiamo avviato in questi ultimi anni, alla volontà di fornire ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze delle opportunità uniche di formazione che vanno ben oltre la teoria scendendo nella pratica di alto livello. Questo cantiere ne è la dimostrazione plastica. Inoltre, è questa l’ennesima occasione di “contaminazione del territorio” con la propria attività che l’Accademia ha inteso avviare, forte della consapevolezza che la Calabria ha bisogno dei suoi giovani e delle competenze che essi maturano».
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