di STEFANIA PAPALEO
Tre anni e 8 mesi di reclusione per abusi sessuali su tre studentesse. Ha tenuto davanti al gup Gilda Romano l'accusa messa su contro un prof di un Istituto superiore di Catanzaro dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, che aveva chiesto comunque una pena più alta, ovvero a 5 anni di reclusione.
La sentenza è stata emessa dal giudice con il rito abbreviato, chiesto dagli avvocati difensori Fabrizio Costarella e Donatella Montesano, e tenuto conto dell'ipotesi attenuata dell'ultimo comma dell'art. 609-bis. A supportare la pubblica accusa, in aula, sono stati gli avvocati di parte civile Antonio Strongoli, Stefania Rania, Antonello e Raffaele Fioresta.
L'imputato, dunque, resta ancora sottoposto agi arresti domiciliari, che gli erano stati applicati dal gip Fabiana Giacchetti, sulla base delle accuse lanciate contro di lui da 4 sue studentesse, poi sentite in modalità protetta, che avevano ricostruito diversi episodi di presunte molestie avvenute tra le mura dell'Istituto scolastico cittadino, dove una prima segnalazione era giunta alla preside, che aveva a sua volta avvisato i carabinieri, dando lo start all'iter giudiziario sfociato nella condanna di oggi.
All'imputato e ai suoi avvocati, adesso, non resta che attendere di conoscere le motivazioni della sentenza, al fine di valutare il ricorso in Corte d'Appello, per tentare ancora una volta di ribaltare la ricostruzione accusatoria della Procura.
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