di STEFANIA PAPALEO
Tentato omicidio aggravato, favoreggiamento personale e omissione di soccorso: queste le pesanti accuse formulate a vario titolo dalla Procura della Repubblica di Catanzaro a carico dei tre giovani accusati di avere attratto in un tranello mortale un coetaneo lungo le strade di Catanzaro Lido. E con queste accuse sono finiti tutti e tre agli arresti per mano dei poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro che, al comando del dirigente Gianluca Aurilia, sono intervenuti nella notte tra venerdì e sabato scorsi al culmine di un litigio avvenuto per una donna contesa e sfociata in due coltellate inferte al cuore e al polmone di un ventunenne che, per fortuna, dopo tre interventi chirurgici è stato dichiarato fuori pericolo, non avendo la lama raggiunto il torace.
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A chiedere e ottenere la misura cautelare in carcere per Daniele Furriolo, 24 anni, accusato di essere stato l'autore dell'accoltellamento, e gli arresti domiciliari per Vittorio Boccuto, 24 anni, e Daniel Ciambrone, 23 anni, accusati di favoreggiamento per avere favorito la fuga del primo dopo il grave fatto di sangue, è stato il sostituto procuratore Giulia Pantano, mentre a firmare l'ordinanza è stato il gip Luca Bonifacio.
Ha tenuto, dunque, la ricostruzione accusatoria che avrebbe visto Furriolo uscire da casa armato di coltello con l'intenzione di raggiungere e uccidere il giovane rivale in amore, reo, nella sua idea ossessiva, di avergli rubato la donna della sua vita. Al suo fianco, i due amici che, dopo averlo accompagnato con l'auto a bordo della quale avrebbero fatto salire la vittima per un fantomatico chiarimento, avrebbero assistito all'aggressione avvenuta a colpi di fendenti, per poi lasciare il ferito sanguinante a terra e coprire la fuga di Furriolo.
Immediati i soccorsi da parte dei sanitari del 118 e la corsa in ospedale, quindi l'avvio delle indagini e l'identificazione dei tre giovani, interrogati nell'immediatezza e arrestati oggi a cerchio ormai chiuso. Ora toccherà ai rispettivo difensori di fiducia, gli avvocati Michele De Cillis, Vittorio Coscarella e Fabrizio Costarella, tentare di ribaltare la verità giudiziaria, in occasione degli interrogatori di garanzia che si svolgeranno nei prossimi giorni.
A supportare la pubblica accusa, invece, ci saranno gli avvocati Antonio Lomonaco e Valerio Murgano, fin dall'inizio al fianco della famiglia della vittima.
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