Accorpamento Liceo Classico, Massimiliano Lepera: "Si mina il diritto allo studio"

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images Accorpamento Liceo Classico, Massimiliano Lepera: "Si mina il diritto allo studio"

  03 ottobre 2023 14:59

di MASSIMILIANO LEPERA*

"Il momento difficile che la scuola e l’istruzione stanno attraversando ormai da tempo immemore sta giungendo ai suoi più alti livelli in questo periodo, in cui l’ennesima necessità dei governi di tagliare va a gravare proprio sulle istituzioni scolastiche, che dovrebbero essere intoccabili, insieme a tutto il comparto sanità. Emblematico è il fatto che, da una decina di anni a questa parte (e anche più), tutti i ministri dell’istruzione si siano impelagati in sterili riflessioni sull’istruzione e il diritto allo studio, senza mai calarsi nel vivo della questione per garantirne de facto la tutela.

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È divenuto infatti un tema ricorrente, tra tutti i partiti politici, parlare tanto e promettere ancor di più quando si è all’opposizione, per poi proseguire a grandi linee l’iter dei predecessori, allorché si giunga alla guida del Governo, mantenendo lo status quo. Il dimensionamento scolastico, che arriva per effetto della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, art. 197, c. 557, porterà presto nuovi e importanti cambiamenti, in negativo, nella rete scolastica italiana, a partire dall’anno scolastico 2023/2024. Non è una questione che va a interessare il particolare, ma il generale, in quanto il momento difficile non lo vivono soltanto gli istituti catanzaresi, ma calabresi e italiani.

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Il Liceo Classico “Pasquale Galluppi” di Catanzaro, diretto dalla prof.ssa Rosetta Falbo, è un’istituzione d’antico fasto e con un’identità di tutto rispetto, tale da rappresentare un orgoglio non soltanto per il capoluogo, ma per l’intera regione; e come gran parte degli istituti della provincia, non possiede il numero minimo di studenti, ovvero 900, tale da poter mantenere la cosiddetta “autonomia scolastica”, rendendo di contro inevitabile un accorpamento con un altro istituto cittadino, proprio per raggiungere questo tetto massimo stabilito dalla legge.

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Tuttavia, nonostante il beneplacito resiliente nei confronti di questa necessità, la preoccupazione è aumentata nel momento in cui si è paventata l’ipotesi, più che perentoria, di voler accorpare il Liceo Galluppi con ben due altri istituti catanzaresi: il Convitto Galluppi e il Liceo De Nobili. Questo comporterebbe, oltre che una dislocazione confusionaria e inconcepibile in tre sedi, con un unico Dirigente Scolastico e una riduzione considerevolmente eccessiva di Dsga e personale Ata, il raggiungimento di un numero complessivo di alunni pressoché elevato: 2.198. Con conseguenti ed evidenti disagi per tutti, e in primis per gli alunni stessi, ai quali mancheranno diversi punti di riferimento, in una giostra di pratiche burocratiche e amministrative non afferenti più ai luoghi precedenti e al personale precedente. Resti chiaro che il concetto di accorpamento, se pur inevitabile, tuttavia è stato a suo tempo di per sé recepito dal Liceo Galluppi in maniera positiva, in quanto comunque offrirebbe un’occasione di sana crescita e miglioramento, ma a patto che fosse effettuato con criterio e senno.

Ciò significa che l’ipotesi di un semplice accorpamento tra il Liceo Galluppi e il Convitto Galluppi, che manterrebbe coerentemente anche il nome originario della scuola, garantendole di mantenere viva l’identità e divenendo un unico “Polo Galluppi”, sarebbe accolto comunque di buon grado dal Liceo Classico. Al contrario, ogni logica numerica inqualificabile utilizzata diversamente da ciò circa l’accorpamento, giungendo dunque al fatidico numero di 2.198 alunni, sarebbe assurda. In primis perché produrrà un inevitabile abbassamento della qualità dell’organizzazione scolastica e dell’offerta formativa, penalizzando assolutamente studenti e docenti. Inoltre, non bisogna dimenticare il senso pieno della scuola: formare uomini e cittadini prima ancora che studenti, come si va dicendo da tempo in ogni intreccio con l’educazione civica, ormai parte integrante e determinante della scuola. Un dimensionamento fatto in questi termini, pertanto, non tiene conto in primis delle persone, nonché della loro crescita culturale e umana, limitando e minando irrimediabilmente il diritto allo studio che viene riconosciuto proprio dalla nostra Costituzione.

Insomma, ha pieno senso e dovrebbe sortire soltanto effetti positivi la manifestazione odierna portata avanti da tutto il Liceo Galluppi di Catanzaro, svoltasi in maniera pacifica e sapiente e giunta fino in Piazza Prefettura, nel cuore della città, per far sentire la propria voce dinanzi alla Provincia, responsabile di quest’ipotesi di accorpamento con numeri illogici. Il dissenso a ogni accorpamento poco sensibile e attento alle dinamiche su elencate e, in generale, al dimensionamento scolastico, sia dunque un’opportunità, per tutti, per riflettere accuratamente sul problema, salvaguardando non soltanto la scuola, ma l’intero mondo dell’istruzione e del diritto allo studio!"

*Professore Liceo Galluppi di Catanzaro

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