Acqua non potabile a Catanzaro, Nuova Genesi: “Attivare la distribuzione a domicilio per anziani e disabili”

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  28 ottobre 2024 21:02

“La situazione che si sta profilando nel centro storico di Catanzaro è delicata e, pur non volendo infierire su un momento già tanto difficile, mi preme comunque esporre alcuni quesiti e dubbi riguardo la gestione di questo momento”, è quanto scrive Bruno Gallo, presidente del Movimento politico Nuova Genesi, a seguito della distribuzione straordinaria d’acqua che avverrà domani nel centro storico del capoluogo, per far fronte alla brutta crisi di acqua potabile che ha colpito la zona.

Sono stabiliti punti strategici della distribuzione quali Piazza Matteotti, Piazza Roma e viale dei Normanni. “In considerazione delle esigenze particolari di anziani – suggerisce Gallo -, persone con disabilità o coloro che, per diverse ragioni, non possono recarsi autonomamente nei punti di distribuzione, il Comune dovrebbe organizzare un servizio dedicato.  La Protezione Civile, con l’ausilio di alcuni volontari, dovrebbe garantire la consegna a domicilio delle casse d’acqua a chi ne farà richiesta. Per attivare questo servizio, i cittadini in difficoltà potrebbero contattare il Comune ad un numero predisposto, o rivolgersi direttamente agli uffici dei servizi sociali, che si occuperebbero di registrare le richieste e coordinarne la distribuzione a domicilio”.

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“E’ fumosa la motivazione che ha portato al divieto di consumo di acqua potabile nel centro storico. Secondo indiscrezioni, la contaminazione potrebbe essere collegata alla presenza di batteri, tra cui l’Escherichia coli, anche se le autorità comunali non hanno ancora confermato pubblicamente”, continua Gallo conscio che l’Escherichia coli è noto per comportare particolari rischi per la salute, inclusi disturbi gastrointestinali e infezioni più serie in persone vulnerabili.
“I cittadini hanno il diritto di vederci chiaro e l’amministrazione comunale ha il dovere di dare informazioni nitide”, continua Gallo.

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Il presidente di Nuova Genesi spiega: “Con l’Escherichia coli, le autorità sanitarie suggeriscono solitamente di evitare non solo l’uso per bere, ma anche per l’igiene personale. Tuttavia, le disposizioni comunicate fino ad ora impongono il divieto per l’igiene orale, ma non per l’igiene intima, sebbene quest’ultima possa costituire un rischio di infezione. Su questo aspetto, il Comune e l’ASP di Catanzaro non hanno ancora fornito ulteriori chiarimenti”.

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“Diamo merito – prosegue Gallo -, ai tecnici della Sorical e dell’ASP che stanno effettuando un monitoraggio continuo sulla rete idrica per identificare la fonte e la causa esatta della contaminazione, ma al momento non sono stati resi pubblici aggiornamenti chiari sullo stato della rete idrica”.
“Inoltre – prosegue Gallo -, da quanto è in atto la contaminazione? Sappiamo che ci possono essere effetti nell’immediato, ma si rischiano anche effetti dopo un lungo periodo, nel caso si sia entrati in contatto con l’acqua prima di essere a conoscenza della contaminazione?”

Conclude Gallo: “In questa fase di incertezza le domande sono molte: è confermata la presenza di Escherichia coli? E, in caso affermativo, perché non sono state estese le limitazioni anche all’igiene personale? In molti, in particolare tra le fasce più a rischio della popolazione, chiedono alle autorità sanitarie e comunali una maggiore trasparenza e una comunicazione puntuale”.

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