Da quasi una settimana, nel centro storico del Capoluogo di regione, l'acqua non è potabile. Gli annunci di distribuzione di bottigliette in plastica alla cittadinanza (14 mila litri) a partire dalla giornata del 29 ottobre, significa che la soluzione non sarà immediata. Ci vorranno, "se tutto va bene" (cit...!) almeno un paio di giorni per far sì che i residenti e i commercianti dell'area del centro storico possano tornare alla normalità, ovvero non avere retro-pensieri nel lavare gli alimenti e financo i denti.
La situazione (nella sua oggettività) dice che, secondo una norma nazionale, superati determinati valori di batteri coliformi, escherichia coli ed enterococchi l'acqua non è da considerarsi potabile. Questi valori, fatta eccezione per la giornata di ieri, sono fuori norma. E, quindi, il centro di Catanzaro resta idricamente menomato.
Il Comune asserisce che, al netto degli esami dell'Asp, non ci sia alcuna contaminazione riconducibile a un'intromissione della fogna nella condotta idrica ma più banalmente, probabilmente a seguito del maltempo della scorsa settimana, si sia aggravata almeno una perdita occulta con conseguente contaminazione da parte di materiali, del tipo terriccio. Se l'Amministrazione non può avere certo colpa di quanto accade negli strati sotterranei, di certo nei primi giorni di comunicazioni delle limitazioni a carico di abitanti ed esercenti (che fino a prova contraria pagano la relativa tariffa) non è stato il modello della trasparenza. Prova ne è la postuma decisione di pubblicare l'esito delle analisi a firma di Sorical.
Al di là di elementi comunicativi, se fosse veritiera l'ipotesi del Comune - ossia di una o più rotture della condotta esente da fogna - comunque la 'normalizzazione' non è proprio dietro l'angolo. Perché se le ricerche sono centrate su via Vercillo e via Indipendenza, l'ago in mezzo al pagliaio potrebbe nascondersi fino a piazza Roma. Le maestranze si stanno dando da fare ma nulla è scontato. Così come dire le cose è meglio che nasconderle o, quantomeno, edulcorarle oltremodo. Anche la 'sponsorizzata' Cosenza, in alcune zone, soffre di problemi analoghi. Tuttavia, dietro non c'è nessuna orchestrazione o complotto. Semplicemente la condotta catanzarese è vetusta e, in quanto tale, presenta il conto. Così come, compito dell'Amministrazione pro tempore è prendersi onori e oneri.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736