di CLAUDIA FISCILETTI
Un risveglio amaro, quello di questa mattina, accolto dalla notizia della morte del Maestro Franco Battiato, malato da tempo. Il cantautore simbolo della musica pura nelle melodie e nelle parole, di quella musica ormai divenuta rara, si è spento a Milo, in provincia di Catania. Il maestro, siciliano di nascita, è stato al Teatro Politeama di Catanzaro nel 2015, in occasione del Festival d'Autunno, per una serata che aveva registrato il sold out in poco meno di 24 ore.
"Oltre l'artista immenso che era, le cose che mi sono rimaste impresse sono state la sua signorilità e quella sua timidezza, frutto di una sensibilità che gli ha consentito di lasciare un grandissimo testamento artistico", lo ricorda così Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d'Autunno.
In occasione di quella sera al Politeama, nel 2015, Battiato ha offerto al suo pubblico una scenografia essenziale, fatta di un cubo ricoperto da un tappeto sul quale lui era seduto per cantare. "Uno spettacolo che non ha avuto bisogno di effetti speciali stupefacenti, ma ha conquistato la platea con la sola musica allo stato puro", ricorda ancora Santacroce aggiungendo come i fans di Battiato, che ricoprivano ogni generazione, gli abbiano portato numerosi omaggi: "Il suo ritratto, poesie scritte apposta per lui, a dimostrazione di quanta partecipazione emotiva avesse il suo pubblico e di quanto affetto provasse per lui".
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