di ANNAMARIA FONTI IEMBO*
Un giorno mi raccontò che mentre saliva come al solito a Taverna vide lungo la strada un albero di pesco fiorito che si stagliava nel cielo, magnifico coi suoi fiori rosati sotto la luce dolce e tenua del tramonto: ne fu così colpito da tornare indietro con la macchina, fermarsi, scendere e gustare quell’immagine stupenda.Non mi meravigliai: ho sempre saputo che Nino conservava intatto, come pochi, lo stupore! Guardava la Natura come si guarda un tesoro da scoprire e custodire, trasferendo nei suoi libri la bellezza della sua terra, i suoi boschi, il ruscello limpido che scende a valle ,le case antiche della sua città. Con lo sesso stupore , descrive i suoi personaggi in quei libri che abbiamo letto con profonda ammirazione dove riconosceva valore ai mestieri più umili come l’agricoltura e l’allevamento dei greggi, dove da’ risalto con attenzione e tenerezza ai sentimenti che sgorgano dall’anima
Nel suo stupore per la Vita c’è la semplicità ,l’umiltà nel riconoscere la grandezza della Creazione,ma anche la curiosità e la tenacia di non fermarsi mai,di andare sempre avanti per altre e più significative mete sociali e spirituali.
Mise nella sua carriera prestigiosa un impegno fatto di estrema diligenza ,alta professionalità,desiderio di servire tutti in particolare i Minori,perché per lui essere dirigente non significava comandare ma fare andare bene le cose.Questo dimostrò in particolare nei periodi in cui svolse le funzioni di Assessore alla pubblica istruzione del comune e quelle di presidente dell’Ardis.In quei periodi abbiamo ammirato ancor più la sua grande intelligenza politica adottando provvedimenti di alto equilibrio amministrativo.
Milano,Isola Capo Rizzuto, Cutro, Taverna, quinto Circolo Campanella sonno state le sedi delle scuole dove ha dato il meglio di se ,facendosi apprezzare a dismisura per onestà indiscussa, capacità managerali, e sopratutto per aver saputo intessere relazioni garbate e autenticamente sincere,frutto di umanità profonda e squisita sensibilità.
Come nella professione con lo stesso ardore e forte volontà di fare il bene, lavorò nella Pastorale Scolastica della Diocesi e nell’Unicef.Il suo grande cuore non poteva esimerlo dal dedicarsi con passione al Volontariato.
Come dimenticare le Giornate universali dell’Infanzia che abbiamo celebrato ogni anno per decenni in Sila ! eravamo felici con centinaia di Ragazzi, coi dirigenti scolastici, docenti e con l’intero Comitato Unicef provinciaLe, perché ci legavano l’amicizia,il rispetto ,la legalità,la partecipazione, eravamo felici perché accomunati dalla consapevolezza che difendere i Diritti dei Bambini e degli Adolescenti era senza dubbio un modo di cambiare le cose.
In questi giorni dilaniati dalle guerre crudeli ,ottenebrati dalla violenza, dalla criminalià,dall’egocentrismo, deve essere viva in noi tutti la Speranza concreta che il nostro lavoro può segnare l’alba di un nuovo mondo.
Perciò c’è qualcosa che fa rimanere Nino in mezzo a noi per sempre,un raggio non opaco o intermittente,ma luminoso e continuo,fermo nello sfondo del balenio del sole,come quell’albero fiorito: il suo Esempio di Vita che possiamo simbolicamente riconoscere nell’odore del pane,quella fragranza che sa di casa,di famiglia di generosità,il pane della misericordia e della pietà.
Sei ora in Cielo , Nino, Uomo di Amore e di Pace".
*Past Presidente Provinciale e Regionale Unicef Calabria e Direttore dell'ufficio diocesano per la Pastotale Scolastica
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