di GIORGIA RIZZO
Un percorso di inclusione e di incontro, quello dell'adozione internazionale, al centro dell'iniziativa, organizzata dall’Arcivescovado metropolita di Catanzaro-Squillace e dall’Associazione “Lo scoiattolo Onlus”, dal titolo "L'adozione, un meraviglioso viaggio per abbracciare il proprio figlio" tenutosi nell'Aula Santi Petri dell'Arcivescovado di Catanzaro questo pomeriggio.
La finalità, quella di far conoscere l'istituto dell'adozione, attraverso delucidazioni giuridiche e testimonianze dirette delle famiglie adottive, con uno sguardo laico ma anche religioso. All'incontro, moderato da Antonella Comes, presenti come relatori don Domenico Concolino, Maria Rita Bulotta, presidente commissione pari opportunità, Teresa Chiodo, presidente del tribunale dei minori, e per l'associazione "Lo scoiattolo onlus", il presidente Pierluigi Carnevali, l'avvocato Teresa Stella, la psicologa Daniela Mauro e Rajeev Agarwal, referente dell'associazione in India.
"L'adozione deve essere un percorso che mette al centro il minore e quindi allontanarsi da una prospettiva adultocentrica, perché è il diritto del bambino alla famiglia ciò che deve essere rispettato e tutelato. Non esiste invece diritto alla genitorialità" ha sottolineato in apertura nel suo intervento Teresa Chiodo, facendo riferimento a esperienze di adozione fallimentari perché fondate sul soddisfacimento del desiderio di diventare genitore da parte degli adulti, e mettendo in guardia da nuove pratiche di maternità surrogata come quella dell'utero in affitto. Lo stesso concetto, della centralità e salvaguardia del diritto del minore, è stato ribadito dalla presidente Maria Rita Bulotta. E' stata poi l'avvocato Teresa Stella a dare maggiori dettagli sulla legislazione nazionale e internazionale e sull'iter di adozione oggi in vigore.
Il dibattito ha camminato poi anche sul filo dell'emozione, attraverso le testimonianze toccanti delle famiglie, presenti con figli al seguito, che hanno raccontato i momenti di gioia del primo incontro con il figlio di adozione.
"Già dall'inizio del ministero cristiano i fedeli fanno esperienza dell'adozione, con il battesimo si diventa adottivi di Dio, e durante la cerimonia abbiamo al nostro fianco padrini e madrine, anche se in senso spirituale - ha sottolineato don Chiodo - l'adozione deve fondarsi sulla gratuità, sul dare senza chiedere nulla in cambio. L'essere genitori è puro dono d'amore".
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