
Beni per oltre 10 milioni, fra cui 75 immobili, tra case, capannoni industriali e terreni, tredici auto, una società immobiliare e vari conti bancari sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia ad Antonio Muto, detenuto in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato condannato dal il 31 ottobre 2018 a 12 anni nell'ambito del processo Aemilia, sulla 'ndrangheta in Emilia. Muto, che vive a Reggio da oltre quarant'anni, è ritenuto affiliato alla cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone): a lui, secondo le sentenze, sarebbe stato affidato il raccordo fra il gruppo criminale con il mondo della politica locale, che ha rappresentato uno degli snodi fondamentali per la ramificazione della 'ndrangheta in Emilia.
Il tribunale ha anche disposto la misura della Sorveglianza speciale della durata di 5 anni che verrà eseguita dopo l'espiazione della pena in carcere.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797