"Seguiamo con particolare attenzione la vicenda dell'aeroporto di Reggio Calabria, esprimendo tutta la nostra preoccupazione per una situazione che rischia di pregiudicare l'intero territorio della Città Metropolitana e la popolazione che in esso insiste". E' quanto si legge in una nota degli Ordini professionali di avvocati, medici chirurghi e odontoiatri, dottori agronomi e forestali, architetti e professioni infermieristiche della provincia di Reggio Calabria.
"E' lapalissiano - è scritto nel comunicato - che lo sviluppo, anche economico, di un territorio dipenda dalle sue vie di comunicazione: in un lembo di Paese con grosse carenze strutturali e viarie, atavici ritardi nei servizi anche essenziali, un profondo divario economico, l'aeroporto dello Stretto è condizione indispensabile di sopravvivenza. Lo è per tutta l'economia reggina che fatica a tenere il passo; lo è per gli ammalati costretti ai viaggi della speranza; lo è per le istituzioni che necessitano di essere vicine e raggiungibili; lo è per tutti i professionisti che non possono incontrare, tra le altre, anche barriere logistiche all'esercizio della professione. Le necessità dei professionisti reggini sono evidenti: non si può essere tagliati fuori dai collegamenti con le maggiori città italiane, dovendo patire (nel vero senso della parola) scali o, peggio ancora, con opzioni di volo verso alcune città soltanto 1/2 volte al mese; non si può essere costretti ad orari abnormi quando per un libero professionista l'esigenza è ottimizzare i tempi del fuori sede riducendoli preferibilmente a una sola giornata e senza dover sostenere anche costi aggiuntivi, visti i già esorbitanti costi dei voli da e per Reggio Calabria".
"Lo stato attuale della situazione dell'aeroporto reggino e ciò che si paventa per il prossimo futuro - riporta il comunicato - penalizza tutte le categorie professionali, perché pregiudica il nostro 'essere sul mercato' e ci rende sempre più lontani. La nostra è la stessa esigenza di tutta questa comunità: il garantire la comunicazione è vita per questo territorio, per la sua gente, per le sue categorie produttive e professionali. Per queste ragioni, gli Ordini professionali della provincia di Reggio Calabria esprimono la loro preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare e rimangono vigili rispetto alla vicenda, auspicando che una mobilitazione generale e sinergica tra istituzioni, società civile, ordini professionali, società intermedie possa agevolare il confronto e prospettare soluzioni nell'immediato".
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