Aeroporto di Reggio Calabria per Siclari "Dopo i fondi adesso tempi brevi per progettazione e appalto"

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L'aeroporto di Reggio Calabria
  19 luglio 2019 16:01

"Il via libera della cabina di regia del Fondo di sviluppo e coesione allo stanziamento di 25 milioni di euro per l'aeroporto dello Stretto è una notizia molto positiva, che salutiamo con soddisfazione e speranza". E' quanto afferma il presidente facente funzioni di Confindustria Reggio Calabria, Francesco Siclari.
"L'integrazione finanziaria del piano operativo del FSC 2014/2020 del ministero delle Infrastrutture - prosegue - rappresenta un passaggio fondamentale per dare seguito al contenuto dell'emendamento all'ultima legge di bilancio, presentato dal deputato reggino Francesco Cannizzaro, cui riconosciamo il merito di aver costruito questa opportunità per un'infrastruttura strategica per lo sviluppo economico del territorio. Il 'Tito Minniti' è tornato ad assolvere alle basilari esigenze di collegamento tra la Città metropolitana e il resto del mondo ed è già un punto di partenza importantissimo rispetto alla prospettiva della definitiva chiusura dello scalo che si profilava fino a qualche anno fa. Ma non possiamo accontentarci perché l'efficienza dei trasporti, soprattutto di quelli aerei, è decisiva affinché Reggio possa entrare a far parte di ampi network produttivi, turistici e culturali, che si aggiungono alla necessità di soddisfare l'esigenza di mobilità dei cittadini che viaggiano per motivi di studio, di lavoro e di salute".
"Adesso - afferma Siclari - sarà importante, e noi come rappresentanti degli industriali e dei costruttori edili monitoreremo il prosieguo dell'iter amministrativo, che si proceda in tempi brevi alla progettazione e all'appalto delle opere. Il settore reggino della costruzioni guarda naturalmente con interesse alle opportunità legate ai lavori per l'aeroporto dello Stretto che possono rappresentare una boccata d'ossigeno per le imprese che operano negli appalti pubblici. In tal senso auspichiamo che le aziende reggine siano dirette protagoniste, senza che vengano riproposti vecchi schemi che hanno portato presunti 'colossi' del settore mettere le mani su ingenti risorse dei cittadini salvo poi non realizzare le opere a regola d'arte, subappaltarne alcune parti a condizioni vessatorie o, ancora peggio, non completarle affatto, come troppo spesso è accaduto nella storia di una città considerata una miniera d'oro da sfruttare senza scrupoli". 

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