Un'aggressione. Una delle tante. Nella tarda serata di ieri 5 persone, hanno fatto irruzione nei locali della Guardia medica di Soriano Calabro aggredendo verbalmente la dottoressa di turno e poi uno di loro ha sferrato un pugno al volto di un infermiere. La dottoressa al momento dell'irruzione degli energumeni era da sola, e ha chiamato il 118 per chiedere aiuto. Quando sono arrivati i sanitari del numero di emergenza, sono stati picchiati dagli aggressori, poi fuggiti.
Calci e pugni sono volati anche all’indirizzo degli altri sanitari del 118. Gli aggressori si sarebbero poi diretti all’ospedale di Vibo Valentia ed anche qui si sono registrati momenti di tensione. I carabinieri sono impegnati in queste ore a ricostruire l’intera vicenda e ad accertare le responsabilità.
Tanti i messaggi di solidarietà.
"Esprimo massima solidarietà alla dottoressa ed al personale medico del 118 intervenuto in soccorso della collega, vittime di una violenta ed ingiustificabile aggressione. È intollerabile assistere ancora ad episodi di questo tipo a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio". Lo dichiara Giuseppe Mangialavori, deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera.
"Quanto accaduto la sera scorsa nella postazione della Guardia Medica di Soriano Calabro e poi nel Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia è veramente allarmante. L’ennesima brutale aggressione nei confronti di medici e personale sanitario nella nostra regione (ma i casi sono ampiamente diffusi in tutta Italia) dimostra con chiarezza il fatto che ci troviamo di fronte ad un fenomeno pericoloso e preoccupante, a cui occorre porre urgentemente rimedio. Tanto più perché in questo caso l’aggressione è stata reiterata e rivolta anche contro una dottoressa che stava svolgendo il proprio turno serale" scrive Ernesto Alecci
"Intendo innanzitutto rivolgere tutta la mia solidarietà nei confronti di questi seri professionisti che svolgono con sacrificio e dedizione un’attività fondamentale per il benessere delle nostre comunità. E sottolineare come, al riguardo, più di un anno fa avevo depositato una proposta di legge in Consiglio Regionale che si proponeva di assicurare al Sistema Sanitario Regionale condizioni di lavoro più sicure e, quindi, più serene a beneficio del personale, così come dei pazienti. Tra le altre cose, la legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere protocolli d’intesa con gli Uffici Territoriali del Governo e con le forze di Polizia in modo da garantire forme di tutela e controllo all’interno dei presidi sanitari della nostra regione. Una proposta di legge certamente perfettibile e non esaustiva, ma che avrebbe potuto innescare una discussione a vari livelli riguardo questi episodi. Mi amareggia il fatto che tale proposta non sia stata ancora portata in discussione in Consiglio, così come tante altre proposte costruttive provenienti dalla minoranza. Credo che di fronte ad argomenti così importanti non esista partito o fazione politica. Continuerò, dunque, a richiamare l’attenzione sull’argomento in tutte le sedi possibili auspicando che in breve tempo si possano mettere in pratica delle soluzioni sempre più efficaci al problema all’interno dei nostri territori".
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