Aggressioni a poliziotti nel carcere di Vibo, la denuncia del Sinappe

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  11 agosto 2024 16:32

Nuove aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Vibo Valentia da parte di alcuni detenuti. Lo rende noto Cristina Busà, vicesegretaria regionale del sindacato Sinappe.

“Due colleghi hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Tutto è scaturito per futili motivi, semplici pretesti per creare disordini, detenuti con problemi di dipendenze o problematiche psichiatriche che agiscono – spiega Busà – per ottenere farmaci o altri beni, richieste pretestuose che hanno ripercussioni sull'incolumità del personale di polizia penitenziaria che subisce aggressioni senza la possibilità di poter difendere i suoi diritti, il suo lavoro e il diritto alla vita. Appare incomprensibile quanto sta accadendo nel penitenziario di Vibo Valentia, un settore detentivo sempre più problematico nel quale quotidianamente si assiste ad aggressioni o eventi critici, una vera e propria emergenza. Il personale di polizia penitenziaria ha necessità di certezze, ha bisogno di sapere che l'Amministrazione è pronta a sostenere e difendere i suoi uomini, ha necessità di essere tutelato. Il personale è cosciente che il proprio lavoro ha grande rilevanza sociale, ma oggi il senso di abbandono ha preso il sopravvento. I due colleghi aggrediti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche, ma la ferita più grande è quella che ogni poliziotto oggi porta dentro di sé, il fallimento di un sistema che dovrebbe garantire tanto alla società esterna, quanto agli operatori penitenziari, sicurezza e dignità lavorativa”.

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