di FRANCESCO IULIANO
E’ stata inaugurata, questo pomeriggio, la mostra di Gaetano Zampogna dal titolo “Nel corpo dell’arte”. Ad ospitare la rassegna mitologica dell’artista calabrese, a cura di Teodolinda Coltellaro e Giorgio de Finis, saranno gli spazi espositivi del Museo delle Arti di Catanzaro (Marca), di via Alessandro Turco.
Oltre 30 le opere pittoriche, alcune di grande formato, selezionate tra le più significative della produzione di Gaetano Zampogna, che si potranno ammirare sino al 22 novembre prossimo. L’inaugurazione della mostra è stata preceduta da una conferenza stampa allestita nella veranda panoramica del Marca alla quale hanno partecipato, con l’artista, il presidente della Fondazione Rocco Gugliemo, il notaio Rocco Guglielmo e la curatrice Teodolinda Coltellaro.
«Oggi – ha commentato Rocco Guglielmo – proseguiamo con la rassegna denominata “Attraversiamo il territorio” che, come Fondazione, abbiamo pensato di dedicare a quegli artisti calabresi che lavorano in regione o che mantengono, negli anni, un rapporto di lavoro con la regione Calabria. Zampogna è calabrese ma vive e lavora da tempo, ormai, a Roma. I suoi lavori raccolgono la sua esperienza in campo artistico dei suoi ultimi 30 anni. Ci sono opere che evidenziano un artista alla continua e costante ricerca di nuovi linguaggi espressivi. E ci sono gli ultimi lavori di sperimentazione dedicati alle macellerie dove l’uomo è visto nella duplice veste di vittima e di carnefice». Un itinerario espositivo – è stato detto – che offrirà alla visione le diverse fasi di ricerca dell’artista permettendo di ricostruire la sostanzialità linguistica del suo lavoro. Si partirà dalle opere realizzate con Artmedia :operazioni di saccheggio e appropriazione della realtà sociale con cui Zampogna si colloca nell‘ area d’indagine dell’appropriazionismo teorico. Si prosegue con le opere in cui l’interpretazione del reale diventa azione di manipolazione creativa che permette all‘artista di smascherare la potenza invasiva e pervasiva dei media nel vivere quotidiano e in cui il messaggio mediatico diventa oggetto di analisi di forte valenza etica, come in quelle che riconducono alle varie lotterie Gratta e vinci , all’Isola del tesoro, al Giocagiò, alle Carte fortunate.
Nel presentare l’attività artistica e le opere scelte per la mostra, Teodolina Coltellaro ha evidenziato come «nell‘ evoluzione linguistica, il lavoro di Zampogna, assume una capacità d’analisi sociale, un’ identità critica che finiscono col diventare cifra stilistica. Nelle sue opere, i segni dell’arte, in quanto portatori di una propria verità sostanziale che sottende al vero, riescono a demistificare il sistema di segni mediali con ibridazioni creative che ne smontano il potenziale negativo».
Per questa rassegna, i curatori hanno pensato anche ad un catalogo bilingue (italiano /inglese), edito da Silvana Editoriale per la collana “I Quaderni del Marca”,contenente i testi critici di Teodolinda Coltellaro e Giorgio de Finis ed un apparato biobibliografico dell’artista. Il catalogo sarà presentato sabato prossimo con un incontro ospitato nelle sale del Marca.
Per informazioni: Museo MARCA – Via Turco 63, Catanzaro dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 13.00 – dalle 15.30 alle 20.00
www.museomarca.info
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