di CARLO MIGNOLLI
“Il mio augurio è quello di costruire una squadra con una mentalità forte, molto riconoscibile, che possa diventare un punto di riferimento”.
Queste le prime parole di Alberto Aquilani da neo allenatore del Catanzaro, nella conferenza stampa di presentazione di questo pomeriggio. Accanto a lui, il presidente Floriano Noto.
Lo stesso presidente ha introdotto la conferenza stampa sottolineando che la scelta di Aquilani è stata dettata “dalle sue idee tecniche e tattiche, che si legano molto al DNA dei nostri calciatori”.
Il mister ha anticipato le domande della stampa “scusandosi per il ritardo” affermando che “È un matrimonio che si doveva fare. Sono orgoglioso di essere qui, Catanzaro rappresenta una piazza ambiziosa e calorosa, che merita entusiasmo e lavoro. L’anno scorso non sono venuto perché avevo bisogno di fermarmi. Quando il presidente e il direttore mi hanno chiamato quest’anno, era il momento giusto”. E aggiunge: “Seguo il Catanzaro da anni, già dalla Serie C. È una squadra, un club e una città che mi somiglia, mi rispecchia. Farò di tutto per ripagare questa fiducia”.
Sul calcio propositivo “Non esiste un modulo vincente, ma un’idea in cui si crede. Giocheremo sempre per vincere, ma vogliamo farlo scegliendo il nostro modo, senza adattarci agli altri. Voglio far migliorare i calciatori e far divertire i tifosi”.
Sui principi di gioco “Aggressività, possesso palla nella metà campo avversaria, riconoscere le fasi di gioco. Serve un motore fisico potente. Non è tiki-taka: bisogna anche verticalizzare e difendere. Dobbiamo conoscere e correggere anche i limiti di questo stile di gioco”.
Sulla tifoseria “È educata perché ha visto vincere la propria squadra: altrimenti non sarebbe stato così. È sempre il risultato a trascinare ciò che una squadra propone in campo. Dovremo essere bravi a valutare e analizzare le partite, gli episodi, senza mai perdere di vista l’obiettivo principale: fare il maggior numero di punti possibile”.
Direttore Polito “Abbiamo parlato molto, ho chiesto quello di cui cui ho bisogno. Ci stiamo già muovendo in questa direzione per quelli che arriveranno e mi piacerebbe che qualcuno che potrebbe andare via continui a sposare il nostro progetto. Incontrerò i ragazzi che hanno giocato la scorsa stagione e a faccia a faccia capiremo tante cose".
Sulla rosa “Deve essere contenuta, abbiamo un’ottima base da cui partire alla quale aggiungeremo dei giocatori. Il mercato è lungo e mi auguro che arrivino i giocatori più funzionali per il nostro calcio”.
Il Presidente sottolinea l’importanza di puntare sui giovani “La squadra ha già una base formata da giocatori di 27-29 anni. L’obiettivo è individuare giovani talentuosi da far crescere, in sinergia con il direttore sportivo e l’allenatore, anche per generare plusvalenze utili a garantire la stabilità economica del club”.
Sul progetto di un nuovo centro sportivo “Sarà dotato di 5-6 campi, una foresteria e spazi comuni: una vera e propria “casa unica”. Un’infrastruttura strategica per favorire l’integrazione tra il vivaio - fresco vincitore della Supercoppa Primavera e della promozione - e la prima squadra, creando una relazione continua e fruttuosa tra i due settori”.
Infine Aquilani conclude su Iemmello “È un amico, sarà un punto di riferimento per me e per tutti”.
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