
Un’esperienza PNRR ed Erasmus+ che forma i cittadini europei di domani
26 novembre 2025 12:28L’IIS “Guarasci-Calabretta” di Soverato prosegue con convinzione il proprio percorso di internazionalizzazione, investendo sul futuro dei giovani attraverso esperienze formative che uniscono competenze linguistiche, digitali e cittadinanza europea. Nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.1 del PNRR, grazie al progetto PNRR_2023-1-IT02-KA121-SCH-000115099, l’istituto ha realizzato due mobilità che hanno dato ai ragazzi l’opportunità di vivere la scuola oltre i confini nazionali, sperimentando in prima persona il valore dello scambio culturale e dell’apprendimento in un contesto europeo. In entrambe le esperienze gli studenti sono stati accompagnati con professionalità e dedizione dalla prof.ssa Connie Castanò e dalla prof.ssa Lucia Gallelli, che hanno guidato il gruppo in ogni fase del percorso.

La prima meta è stata Malta, dove otto studenti hanno trascorso due settimane, dal 16 al 29 ottobre, in un ambiente internazionale ricco di stimoli e novità. La partenza da Lamezia Terme ha segnato l’inizio di un percorso tanto atteso quanto emozionante. Tra lezioni mattutine alla Newark School, attività sportive e visite culturali, i ragazzi hanno scoperto un modo diverso di apprendere, più aperto, dinamico e orientato al confronto. «Per me studiare in un liceo maltese è stato un accrescimento culturale e linguistico che mi ha permesso di conoscere un sistema scolastico diverso dal nostro» racconta Davide B., mentre la sua compagna Mariasole ricorda con entusiasmo che «è stato molto bello socializzare con alunni di diverse nazionalità, ascoltare lingue differenti e imparare qualcosa delle loro culture». L’esperienza maltese ha permesso ai ragazzi di mettere in pratica le proprie conoscenze in inglese grazie alle lezioni CLIL, che hanno spaziato dalla letteratura alla matematica, dalle scienze all’economia, fino alle ICT. La dimensione multiculturale è emersa anche nella vita quotidiana: «Mi ha colpito la mentalità molto più aperta rispetto al posto in cui viviamo» racconta Denise, mentre Lorenzo sottolinea come «vedere ragazzi di etnie diverse rapportarsi senza distinzioni sia stato davvero significativo».
Tra una lezione su Orwell e un esercizio sulle onde sonore, tra la scoperta di Mdina e quella della Blue Lagoon, i partecipanti hanno imparato a muoversi in autonomia, a condividere spazi e responsabilità, a comprendere che l’Europa non è solo una meta geografica ma una comunità viva. «Sono stata accolta bene dai compagni e dagli insegnanti e ho imparato molto da loro» ricorda Rebecca, mentre per Izabela questa esperienza «ha arricchito la vita con nuove amicizie e opportunità che non capitano tutti i giorni». Un viaggio di formazione e consapevolezza che ha lasciato un’impronta profonda, come conferma Francesca: «Mi sono messa in gioco e so che questa esperienza la porterò sempre con me».
La seconda mobilità ha invece condotto un altro gruppo di otto studenti in Slovacchia, a Rožňava, una cittadina accogliente immersa nella storia e nella natura dell’Europa centrale. Anche qui il viaggio è iniziato con emozioni intense e una grande voglia di scoprire. L’arrivo è stato segnato da una calorosa accoglienza: due studenti in abiti tradizionali hanno offerto ai partecipanti pane e sale, simbolo slovacco di amicizia e ospitalità, mentre un gruppo di coetanei ha coinvolto tutti in una danza popolare, creando sin da subito un clima di condivisione e apertura. Le giornate si sono poi articolate tra lezioni, workshop internazionali e attività culturali, alternando momenti di studio a escursioni significative alla Watch Tower, alla Betliar Manor House e verso i suggestivi paesaggi naturali dei Monti Tatra.
Anche in Slovacchia le testimonianze dei ragazzi raccontano la profondità dell’esperienza. «Studiare in un liceo slovacco mi ha permesso di conoscere nuove tradizioni e persone con cui mi sono trovata benissimo» afferma Gemma, mentre Eliana ricorda come l’esperienza le abbia fatto capire «che non tutto ciò che abbiamo è scontato e che un modo di studiare diverso può farci crescere sotto tanti punti di vista». Per Serena è stata l’occasione per scoprire nuove abitudini, culture e persino qualche parola di una lingua diversa, mentre Mirella racconta con sincerità che «all’inizio non è stato facile, soprattutto per le differenze linguistiche e scolastiche», ma che proprio questo l’ha aiutata a cambiare prospettiva e a diventare più autonoma. Anche Giorgia ha trovato nell’esperienza un’opportunità di crescita personale, mentre Gloria sottolinea quanto «un sistema scolastico diverso apra gli occhi e aiuti a diventare più sicuri di sé». Per Gabriele è stata la scoperta di una cultura completamente nuova, e per Dario «la consapevolezza di una realtà profondamente diversa dalla nostra».
Tra laboratori CLIL dedicati all’arte, alla biologia, alla fisica, alla matematica, alla geografia e alla storia, i ragazzi hanno lavorato fianco a fianco con i coetanei slovacchi e ciprioti su temi come la discriminazione, la democrazia, la partecipazione civica e i diritti umani. Il valore europeo della cooperazione si è trasformato in esperienza concreta: tre Paesi, tre lingue, un unico grande progetto di crescita.
Le due mobilità, pur diverse per luoghi e atmosfere, hanno condiviso un obiettivo comune: formare cittadini consapevoli, aperti, autonomi, capaci di confrontarsi con il mondo. Gli studenti che vi hanno preso parte sono tornati a casa arricchiti da nuove competenze linguistiche e culturali , ma soprattutto da una prospettiva più ampia sul loro ruolo all’interno dell’Europa. Hanno scoperto che crescere significa uscire dalla propria zona di comfort, che la diversità è un valore e che la scuola può essere un ponte verso il mondo. Un ponte reale, concreto, costruito passo dopo passo grazie al PNRR e al programma Erasmus+, ma soprattutto grazie al coraggio, alla curiosità e all’impegno dei ragazzi che lo hanno attraversato.
Un ringraziamento va al Dirigente scolastico Vincenzo Gallelli, che con visione, fiducia e costante impegno continua a sostenere e promuovere l’internazionalizzazione dell’istituto, offrendo agli studenti opportunità preziose per crescere come cittadini del mondo.
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