La replica all'associazione Catanzaro Vivace
06 agosto 2022 18:18“L’associazione ‘Catanzaro Vivace’, nella foga di replicare alle più che serie e puntuali considerazioni del presidente Mancuso, che invitava il sindaco Fiorita (nella speranza che non si oscurasse il principio di realtà che deve contaminare la buona politica) a occuparsi anzitutto dei problemi reali dei cittadini, tralasciando temi da campagna elettorale, confonde le capre con i cavoli. E i desideri astratti con le concrete possibilità". E' quanto afferma 'Alleanza per Catanzaro' in replica a 'Catanzaro Vivace' (LEGGI QUI IL PRECEDENTE INTERVENTO)
"Cosi attribuisce al sindaco e alla minoranza dei consiglieri comunali di cui dispone, intenti animati dalla volontà (riassumibile nello slogan ‘Non faremo i bravi’) di sollevare questioni rilevanti che affondano le radici nella storia del regionalismo calabrese che, però, incentrati su rivendicazioni prive di un’effettiva pianificazione e della forza politica necessaria, non hanno chance per incidere nei processi politici e istituzionali reali.
E risultano, appunto, generalisti e, considerando la complessa fase storica in cui viviamo, velleitari. Naturalmente - afferma Alleanza per Catanzaro-, nel definirli per quel che sono (intenti generalisti e velleitari), non significa negarne l’esistenza o l’importanza, ma semplicemente ricordare che in politica i tempi (come la capacità di creare consenso su aspetti che concernono gli assetti geopolitici dei territori cristallizzati nei decenni), non sono una variabile indipendente".
"Al momento, purtroppo, mentre da un lato il sindaco senza maggioranza si cimenta sulla stampa con obiettivi altisonanti (Grande Catanzaro, Città metropolitana, Sede Rai a Catanzaro), dall’altro risulta incagliato nella scandalosa impotenza (sua e dei suoi consiglieri comunali) di eleggere il presidente dell’assise di Palazzo Santa Chiara. E nel tentativo di eleggere un consigliere del suo schieramento con la complicità, eticamente deplorevole, di alcuni consiglieri dell’altro schieramento.
Da un lato, si vorrebbe, nell’arco di una settimana, riparare i torti consumati ai danni della città durante la prima e seconda repubblica, ma dall’altro non si è capaci di adempiere, con lealtà e senso delle Istituzioni, al primo atto cui il Comune è chiamato dopo il voto del 26 giugno. Da qui il sospetto, più che fondato, che dietro la chiamata alle armi della città per riguadagnare la reputazione che le spetta, non ci sia che l’obiettivo di sollevare inutili polveroni per spostare l’attenzione dai problemi reali del Comune. Ma non è con la furbizia o le ingerenze volte a impedire all’opposizione in consiglio comunale di ottenere ciò che le spetta, che si rende un servizio utile al Comune, alla città e alla Calabria”, conclude Alleanza per Catanzaro.
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