Alleanza per Catanzaro: "Molte ragioni di opportunità dovrebbero indurre la Giunta Fiorita a ritirare delibera su manifestazione sportiva"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Alleanza per Catanzaro. 

"Premettendo di essere a favore delle iniziative a sostegno dell’organizzazione di eventi di promozione dello sport nella città di Catanzaro, crediamo che l’Amministrazione comunale debba ponderare con cautela le scelte e soprattutto gestire bene le scarse risorse pubbliche disponibili. Con il solito bilancio comunale ingessato e quando emergono primarie emergenze, come ad esempio la necessità di stanziare fondi per fornire agevolazioni alle famiglie alle prese con l’aumento del ticket per la mensa scolastica, francamente ci pare poco opportuno stanziare dal bilancio comunale 15 mila euro per l’organizzazione di un evento podistico. Intendiamoci, la realizzazione del progetto “Catanzaro Marathon” merita la massima attenzione da parte del Comune e ci auguriamo abbia successo ma francamente la cifra, in questo momento storico, ci pare eccessiva. Nella delibera adottata dalla Giunta comunale si giustifica il contributo con la promozione del territorio, ma come si può ben vedere dal percorso indicato dagli organizzatori, tranne la partenza e l’arrivo a Lido, la corsa si disputerà in larga misura al di fuori delle strade di Catanzaro. Ci sarebbe inoltre una ragione di opportunità che dovrebbe indurre l’esecutivo municipale a rivedere la sua decisione. Infatti, sembrerebbe che uno dei fondatori dell’associazione organizzatrice abbia legami di parentela con uno dei componenti della Giunta Fiorita. Ce n'è abbastanza, insomma, per ritirare questa delibera e assicurare all’organizzazione dell’evento un sostegno più congruo e al di sopra di ogni sospetto. Prima l’incarico a Carpino, poi diventato consigliere comunale, poi il caso dell’assessore Scalise che dichiara di non avere incarichi per poi dimettersi da uno di questi il 5 settembre. Insomma, non si riesce proprio a fare un atto che abbia le caratteristiche di quella trasparenza che la gestione della cosa pubblica raccomanderebbe".

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