Ama Calabria, il concerto del pianista Sandro De Palma conquista il pubblico del Teatro Grandinetti

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images Ama Calabria, il concerto del pianista Sandro De Palma conquista il pubblico del Teatro Grandinetti
Sandro De Palma
  23 ottobre 2023 14:30

di MARIA PRIMERANO

Serata magica ieri nella sala concerti del Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia, ove, per la stagione musicale di Ama Calabria, è stato ospite il pianista, dalla attività concertistica nazionale e internazionale, Sandro De Palma.

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Allievo di Vincenzo Vitale, della famosa scuola napoletana, quindi di Nikita Magaloff e Alice Kezeradze- Pogorelich, inizia a suonare in pubblico a nove anni, a diciannove vince il primo Premio al Concorso internazionale “Alfredo Casella” di Napoli e due anni dopo il primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York …

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Da allora un crescendo di concerti e una brillante attività artistica che lo ha portato negli ultimi anni a fondare nel 2016 a Viterbo il festival “I bemolli sono blu” e nel 2021 il festival “Itinerari Farnesiani-Dimore in Musica” per la valorizzazione delle dimore storiche della Tuscia.

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Sala gremita e un programma di tutto rispetto quello del Grandinetti, da Franz Schubert Drei Drei Klavierstücke, D. 946, a Ludwig van Beethoven Sonata  op. 31 n. 2 – “La Tempesta”, a Fryderick Chopin Notturni op. 27 n. 1 e n. 2, agli Studi op. 10 n. 1, 25 n. 1, 25 n. 2, 25 n. 3, per chiudere, infine, con lo Scherzo n. 1 in si min. op. 20.  Bis infine, con tre sonate di Cimarosa.

Pianista “visionario, eclettico, creativo” si legge nella brochure, De Palma ha rispolverato un mondo di emozioni. Un concerto strepitoso, sostenuto da una tecnica brillante accompagnata da un tocco meraviglioso:  sonorità energiche o dolcissime e sfumate che si sono susseguite, infatti, in una gamma continua di raffinatezze.

Una poesia continua, che a malincuore, al termine del concerto, bisogna accettare che sia finita. E te ne vai con quelle melodie di Chopin e i suoi rubati nella testa, i suoi meravigliosi cantabili, i piani, i pianissimi, i suoi passaggi e le sue modulazioni, gli ampi arpeggi, la sua leggerezza. Sono i suoni del cuore. Che dire? "Certo, il cuore, chi gli dà retta, ha sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. Ma che sa il cuore? Appena un poco di quello che è già accaduto", Alessandro Manzoni, I promessi sposi.

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