AMA Calabria, successo a Catanzaro per il Russian Classical Ballet che incanta con “Giselle”

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  18 gennaio 2025 11:44

Una struggente storia d’amore che va oltre la vita stessa. Il balletto “Giselle”, andato in scena ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro, nell’ambito della stagione teatrale dell’associazione AMA Calabria, ha commosso il pubblico presente grazie a una strepitosa performance del Russian Classical Ballet, con i primi ballerini Lilia Zanigabdinova e Ilnur Gaifullin e le coreografie di Jean Coralli e Jules Perrot, adattate da Marius Petipa.

La storia scritta da Jules-Henri Vernoy de Saint Georges, musicata da Adolphe-Charles Adam, è considerata da sempre uno dei capolavori assoluti del balletto classico. Nonostante siano trascorsi 184 anni dal suo debutto, “Giselle” riesce a mantenere intatta una grande forza emotiva per la sua trama, in cui la protagonista passa dall'innocenza, alla follia, all'aldilà; un’opera che riesce a unire la vita contadina pastorale e il mondo del soprannaturale. 

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“Giselle” è un’opera tragica, che racconta di una donna fragile e ingenua che si innamora di un ragazzo che sembra ricambiare il suo affetto, tranne poi voltarle le spalle quando la sua vera identità viene rivelata. Questo è il motivo che spinge Giselle alla follia e finisce con il suicidio. E’ davvero impressionante il modo in cui il Russian Classical Ballet rende vivo questa grande opera del periodo romantico, rendendolo intensamente vivo e in cui ogni ballerino è perfetto nel far comprendere al pubblico ogni gesto e ogni sentimento.

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E’ in tal modo che, ognuno di loro, evidenzia quanto Giselle fosse rivoluzionaria a quei tempi, una vera eroina, una contadina tradita da un aristocratico seducente, non una principessa delle fiabe. Nella maestosa scenografia, i ballerini vestiti da contadini si muovono davanti ai cottage e i fantasmi delle spose tradite si aggirano nella foresta, in un insieme di emozioni toccanti. In ogni istante “Giselle” crea un'atmosfera avvolgente, ed è estrema la cura dei dettagli in ogni scena.

Uno dei punti di forza di “Giselle” è che, sin dall’inizio, l’intera storia viene esaltata dalle musiche di Adam. Su quelle note Lilia Zanigabdinova è la Giselle che danza con movenze delicate e un caldo bagliore, come le foglie autunnali che incorniciano l'ambientazione del palco, apparendo leggiadra come una farfalla; ogni suo movimento è stato impeccabile, ed è stata particolarmente affascinante nelle vesti della contadina allegra e fiduciosa del primo atto, e straordinaria nello spirito amorevole del secondo atto.

Insieme a lei Ilnur Gaifullin balla in modo impeccabile. Il suo Albrecht è una bella figura di principe, con un inquietante accenno di consapevole negligenza aristocratica; non è un ragazzo spensierato, ma un uomo scomodamente consapevole dell'immoralità delle sue azioni. E’ perfetto nel suo personaggio; non è un mascalzone, è solo uno abituato a una vita da favola. Lui crede ai suoi sentimenti per Giselle e mostra l'idea di essere un uomo che desidera sfuggire alle regole dettate dal suo lignaggio, vivendo liberamente, prima che la vita reale lo raggiunga.

Altrettanto sublimi il guardiacaccia Hilarion (Ivan Sidelnikov), sempre sicuro di sé, che si è mosso con destrezza, mostrando il suo lato pericoloso e malevolo, e Myrtha (Aliona Shugaeva) che ha unito eleganza e implacabile autorità, mentre guidava la sua banda di spose in lutto.

Ci sono abbastanza temi in questa storia, che la rendono attuale: la disparità di classe, l'innocenza, l'inganno e, in ultima analisi, l'amore. Questa versione di “Giselle”, per tutta la durata dell'esibizione, riesce a lasciare il pubblico con il fiato sospeso mentre assiste a uno spettacolo avvincente e inquietante; sensazioni che mettono a nudo il grande potenziale emotivo di questa storia romantica. La tensione dell’intero spettacolo aumenta costantemente fino alla fine. L’unico momento di calma è il sublime pas de deux danzato da Lilia Zanigabdinova e Ilnur Gaifullin.

Di grande intensità il secondo atto, in cui Giselle si ritrova legata al mondo fisico e in compagnia purgatoria nei fantasmi di altri tradimenti, le Villi, che cercano di convincerla a uccidere Albrecht per i torti che le ha fatto. Solo allora Giselle si rende conto che anche in questo spazio, oltre la vita, lo ama ancora e non può permettersi di fargli del male. Il perdono la libera dal suo legame e dalle Villi, lasciando la vita di Albrecht intatta, ma la sua anima distrutta come conseguenza delle sue azioni.

“Giselle” è tragico, ossessionante e bello; è uno spettacolo che ha mostrato una grande vulnerabilità emotiva e ha saputo rendere credibile l'incredibile; sguardi intensi, sfioramento di dita, espressioni di rimorso o di incredulità hanno coinvolto ed emozionato. Quella del Russian Classical Ballet è stata una performance collettiva prestigiosa, che rimarrà impressa a lungo nella memoria del pubblico che al termine si è lasciato andare a un lungo applauso, richiamando tre volte sul palcoscenico l’intera Compagnia. L’evento, è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Settore Teatro.

La stagione teatrale di AMA Calabria sarà al centro dell’attenzione al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, con “Pensaci, Giacomino”, una delle commedie più caratteristiche di Luigi Pirandello, in cui sarà protagonista il bravissimo Pippo Pattavina.

I biglietti per “Pensaci, Giacomino” potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Grandinetti Comunale di Catanzaro, oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0968.24580 e 334.2293957, o contattandoci alla mail info@amacalabria.org.

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