Amc, l'incremento orario non soddisfa un'opposizione inviperita

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L'attacco di Gianmichele Bosco
  25 luglio 2019 17:45

di ANTONELLA SCALZI

Rush finale dei lavori del Consiglio con un'integrazione al programma triennale dei lavori pubblici 2019/2021 e ovviamente dell'elenco annuale dei lavori per l'anno in corso. E l'ultimo colpo di coda di un'opposizione che oggi l'ha fatta da padrona c'è stato quando in aula è entrato l'incremento orario a 36 ore settimanali dei dipendenti part time dell'Azienda per la mobilità cittadina del capoluogo di regione.

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«Un contentino, nulla di più, per lavoratori che si sacrificano per un'azienda partecipata del Comune». Così Bosco e Costanzo che salvano i lavoratori, ma bocciano mezzi, servizi, percorrenza e management. E poi le pensiline, quel bando andato deserto di cui ha parlato Fabio Talarico e la proposta targata Sergio Costanzo "Adotta la pensilina". Tanta carne al fuoco per mettere nel mirino Marco Correggia, una direzione, la sua, presa a pretesto da Bosco anche per mettere il dito nella piaga delle mancate penalità alla Si.Eco. Sì, perché, gira e rigira, è la gestione Abramo che proprio non li convince. Ma l'incremento di oggi è soltanto il primo step, almeno questo si augura la vice di Polimeni perché per Roberta Gallo «tutti i lavoratori Amc che spesso hanno sulle spalle famiglie monoreddito devono avere un contratto full time». Di diverso avviso Filippo Mancuso che si è detto «allibito dalle critiche». Un po' come Agazio Praticò che sulla regolarità dei conti non transige. Un concetto ripreso anche dal sindaco che ha rivelato un aggiornamento a ottobre che per i lavoratori interessati potrebbe voler dire contratto full time. «Tutto è migliorabile», ma il sindaco mantiene fermo l'ottimismo e rivolto a Bosco ha detto: «Tu contesti tutto». Piccata la replica targata Bosco, al cardiopalma quella di Costanzo, ma almeno del voto nessuno se l'è sentita di dire no a un provvedimento comunque migliorativo peri lavoratori interessati. A riconoscerlo lo stesso Nicola Fiorita che molla la presa su una sua profonda convinzione: «Il sindaco non accetta le critiche e scappa».   

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Alle 16,46 è giunto il momento del confronto sull'ex scuola elementare di via carbone da concedere all'Accademia di Belle Arti , per 10 anni da innalzare poi a 30, per i laboratori di scultura e per le attività didattiche.  Un'altra pratica approvata all'unanimità con l'esclusione di Mirarchi che del tema avrebbe voluto discutere anche in commissione, come peraltro anche altri, e con Talarico che vorrebbe allineare a questa data anche l'affidamento dell'Educandato. «Allineamento ragionevole» per Nicola Fiorita. Breve sospensione, poi la ripresa e la scelta di aumentare gli anni di concessione con una successiva delibera che, in pratica, sancirà ciò che è stato già deciso. 

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E poi l'ambiente con Catanzaro che da oggi è un comune plastic free e beach smoke free. Plastica e fumo, dunque, non abitano più nel capoluogo di regione. Così ha volto l'aula al termine di un Consiglio più di sei ore e iniziato con un ritardo di ben 104 minuti rispetto all'orario riportato nella convocazione. 

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