Ancora una serata sospesa fra mito e leggenda per Armonie d'Arte Festival con il trio di Al Di Meola

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Ancora una serata sospesa fra mito e leggenda per Armonie d'Arte Festival con il trio di Al Di Meola

  18 agosto 2025 10:10

di VITTORIO PIO

Ancora una serata sospesa fra mito e leggenda per Armonie d'Arte Festival, che con il trio di Al Di Meola ha messo a segno una delle migliori performance della sua venticinquennale storia, peraltro ricca di altri concerti memorabili. Forse per condensare al meglio ciò che gli spettatori hanno vissuto basterebbe il lungo medley finale, ovvero il dialogo tutto cuore e sentimento in cui il virtuoso chitarrista americano ha dapprima invitato i presenti ad avvicinarsi sotto il palco per poi eseguire senza troppi orpelli “Napul'è” del suo grande amico Pino Daniele abbinata a “Manha De Carnaval”, un classico della bossa nova scaturito dal genio di Tom Jobim e Luiz Bonfa, già affrontato nei giorni ruggenti del suo sodalizio con Paco De Lucia e John Mc Laughlin.

Quello che è andato in scena nell'impareggiabile cornice del parco archeologico di Scolacium, è stato un viaggio ipnotico ricco di melodie intricate, che dall'iniziale “Fandango” sino alla conclusiva e trascinante “Mediterranean Sundance”, una pietra miliare nella storia della fusion, che ha sigillato una sensazionale performance vicina alle due ore e condivisa assieme all'altro fenomenale chitarrista sardo Peo Alfonsi, con l'equilibrato apporto del percussionista spagnolo Sergio Martinez. Rapido, coinvolgente e preciso, Di Meola ha un background dalle profonde venature mediterranee, che estrinseca poi in una cifra stilistica dai tratti inconfondibili.  Nel tempo ha maturato delle ricerche armoniche e ritmiche di intricato cimento, senza perdere mai di vista il lato lirico della musica, neppure quando le atmosfere si sono fatte più tese ed incandescenti.  Alfonsi lo ha assecondato in maniera esemplare, scolpendo con precisione una serie di miniature sonore dalla delicata cifra rapsodica, in cui si sono alternati dei momenti di grande slancio lirico ad altri che hanno messo in luce una pregevole e sperimentata destrezza.

Ovazioni finali e grande disponibilità nei confronti degli appassionati accorsi da ogni dovei per I quali il nuovo appuntamento nel bel programma voluto dal direttore artistico Chiara Giordano è previsto già domani sera presso l'orto botanico di Soverato, dove si esibirà per l'ennesima esclusiva regionale il progetto “Nero a metà Experience”, un meraviglioso e sincero omaggio nei confronti di Pino Daniele da parte del nucleo primigenio dei musicisti che hanno collaborato con una delle figure centrali del nostro cantautorato: Ernesto Vitolo, Agostino Marangolo e Gigi De Rienzo (con l'ausilio di Carlo Fimiani alla chitarra, Jerry Popolo al sax, Emilia Zamuner, Savio Vurchio e Greg Rega alle voci), insieme a quella straordinaria musica che risulta ancora attuale da quando venne pubblicata nel 1980, racconteranno aneddoti ed emozioni di quel periodo che segnò un vero e proprio spartiacque all'interno della nostra cultura, preservandone l'anima con la dovuta originalità, propria al magistero dei musicisti coinvolti: "Nero a metà" è ancora oggi un manifesto programmatico della finissima arte di Pino Daniele, un qualcosa che riesce a mettere d'accordo platee e generazioni di estrazione diversa da quella dedica a Mario Musella, cantante degli Showmen, definito da Pino come tale per il suo background misto (madre napoletana, padre americano) e che proiettò Daniele nell'olimpo musicale italiano con una serie di album ancora oggi insuperabili. Tutte le altre info su www.armoniedarte.com

 

Banner

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner