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di PIERO MASCITTI*
Andrà in asta da Sothebys una delle rare Marilyn di Mimmo Rotella anni 60: in tutto ne ha fatto solo quattro.
La storia della Marilyn è legata all'arte di Rotella ma anche alla sua biografia. Rotella fu arrestato perché a Roma fu trovato con una signorina di facile costumi e gli furono trovati oggetti erotici e del fumo. Rotella fu rinchiuso a Ragina Coeli e processato. Soffrì molto in prigione. Al processo fu scagionato. Un noto critico asserì che i sextoys erano oggetti dadaisti che Rotella utilizzava per la sua arte. Rotella all'uscita di prigione andò a Venezia, quella del '64 per intenderci, che vide il trionfo della Pop Art. Vinse il Leone d'oro Robert Rauschenberg che Rotella frequentava a con Cy Tombly alla galleria di Plinio Demartis. Plinio era un gallerista visionario che scoprì talenti come Pino Pascali e Giosetta Fioroni e molti altri. A Venezia nella sua sala Rotella incontrò un suo amico: Lucio Fontana.
Fontana frequentava assiduamente Rotella e Pierre Restany il teorico del Nouveau realisme. Lucio Fontana considerava molto Rotella infatti nel suo studio aveva un'opera di Rotella. Unica opera non sua presente del maestro dell'arte Italiana. Rotella aveva dedicato un ritratto a Lucio Fontana che appunto il maestro teneva nello studio. Rotella partì con la Mg per Parigi e all'altezza di Modena strappò questo manifesto dai muri perché gli piaceva molto. Lo portò a Parigi dove lo trasformò in questa meravigliosa opera d'arte. Lì Rotella fu accolto dal fraterno amico Pierre Restany.
Rotella frequentava tutto il gruppo del Nouveau realisme da Ives Klein a Cesar ad Arman e tutti gli altri. Rotella era molto mondano e frequentava il bel mondo parigino. Fra questi l'editore Costa Tacu che pubblica Paul Satre. Rotella era molto allegro e simpatico. Era molto amato dai sui amici francesi e molto stimato. Aveva una grande amicizia con il leggendario mercante Tarica che lo stimava come artista. Tarica era un mercante ebreo che avevo subito anche il dolore dei campi di concentramento e che aveva capolavori del XX secolo tra i quali la celebre Gioconda di Duchamp, quella con i baffi. Tornando al Rotella e Costa Tacu, tra loro nacque una grandissima amicizia fatta di stima e assidua frequentazione.Tacu chiese a Rotella di poter pubblicare in francese l'autobiografia che era uscita in Italia per l'editore milanese Sugar. Il maestro suo amico editore in segno di riconoscenza all'amico editò.
Rotella amava molto quella Marilyn perché per lui era il simbolo della libertà. Era stata fatta all'uscita dell'ingiusta reclusione. L'opera la ereditò la figlia di Costa Tacu che sposò il nipote di Peggy Guggheinm. Rotella conosceva Peggy Guggheinm, si erano conosciuti a Venezia. Due opere di Rotella fanno parte della collezione Guggenheim di Venezia. Recentemente sono state esposte al Guggenheim di Bilbao. Unici due artisti italiani presenti in una grande collettiva al museo Basco.
L'opera fu pubblicata da Leonard Lauder dopo averla vista pubblicate su Artforum.
*Presidente Archivio Mimmo Rotella

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