Dopo l’intervento del presidente dell’ordine degli avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico, sulla mancata audizione dell’ordine nella due giorni della commissione parlamentare a Catanzaro (LEGGI QUI), entra nel dibattito l’avvocato Nunzio Raimondi per delineare le ragioni e i meccanismi alla base della scelta di una commissione parlamentare.
di NUNZIO RAIMONDI*
È apprezzabile l’iniziativa del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro di difendere la categoria rispetto alle estemporanee dichiarazioni rese in argomento (quantunque in diverso contesto) dal presidente della Commissione Parlamentare Antimafia,Sen.Morra,ma forse è utile rammentare che le Commissioni Parlamentari d’Inchiesta rappresentano l’intero Parlamento, operano con i medesimi poteri dell’Autorità Giudiziaria e convocano informatori, testimoni e quant’altri possano fornire le notizie utili all’istruttoria che la Commissione va compiendo.
Nella predetta attività la Commissione non opera discrezionalmente ma secondo un preciso programma di lavori, approvato in apposito Ordine del Giorno, e sulla base di un Regolamento Interno (peraltro reperibile anche su internet) che, come si converrà, s’ispira all’alta funzione d’inchiesta propria della Commissione stessa (ed alle procedure parlamentari). Non invitare l’Ordine degli Avvocati durante le proprie audizioni, quindi, può pertanto obbedire a ragioni diverse (e naturalmente coperte da segreto) da quelle evidenziate dal Presidente dell’Ordine (ritengo a nome dell’intero Organismo) e non rappresentare affatto, come pure è parso di comprendere, semplicisticamente uno sgarbo istituzionale.
Tanto dovevo per una corretta informazione.
*Avvocato e già Consulente giuridico della Commissione Parlamentare Bicamerale d’Inchiesta sul caso Telekom Serbia; già Consulente giuridico della Commissione Parlamentare Bicamerale d’Inchiesta sull’occultamento dei fascicoli relativi ai crimini nazifascisti; già Consulente giuridico della Commissione Parlamentare Bicamerale d’Inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro; già Consulente giuridico della Commissione Parlamentare Monocamerale d’Inchiesta sugli Infortuni sul lavoro.
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