Approvazione legge regionale forestali,Talerico: "Non esisteranno più lavoratori di serie A e B"

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images Approvazione legge regionale forestali,Talerico: "Non esisteranno più lavoratori di serie A e B"

  27 novembre 2023 19:35

"Con l’approvazione della Legge Regionale n. 240/12 nella seduta odierna del Consiglio regionale, gli operatori idraulico forestali dipendenti a tempo indeterminato dei consorzi di bonifica alla data del 31/12/2022 vengono trasferiti (su base volontaria) ad Azienda Calabria Verde anziché al Consorzio di bonifica della Calabria, mantenendo l’inquadramento previdenziale ed il trattamento economico fondamentale e accessorio. 

Con ciò non esisteranno più lavoratori di serie a e di serie b".

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Ad affermarlo è il consigliere regionale Antonello Talerico.

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"Le somme che venivano pignorate nell’ambito dei consorzi di bonifica privavano questi lavoratori dello stipendio. - continua -

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Queste unità che accetteranno tale trasferimento verranno utilizzati in attività esecutiva di cantieristica forestale, lotta attiva agli incendi boschivi ed al contrasto al dissesto idrogeologico. A tal proposito è stata prevista una copertura finanziaria nei piani annuali di forestazione, comprensivo del programma di cui all’ex fondo sollievo. 

Con la predetta Legge oltre a rispondere alla soluzione d’occupazione a tempo determinato, che vedrà occupati tali lavoratori per un numero di giornate lavorative fissate nel limite massimo di spesa del contributo individuale omnicomprensivo fisso annuo pari ad euro 11.157,00.

Resta inteso che con tali soluzioni molte famiglie calabresi potranno iniziare ad aver garantito uno stipendio senza il rischio incombente della indisponibilità dei fondi in virtù dei plurimi atti di pignoramento.

Altri interventi importanti verranno previsti in riferimento al precariato, ovvero rispetto a quelle categorie di lavoratori ancora ingiustamente precari nonostante abbiano maturati competenze ed esperienze per lunghi anni. La stabilizzazione fa crescere la Calabria e consente a molti cittadini calabresi di non emigrare, nella speranza di ripopolare nuovamente i nostri territori".

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