
di CARLO MIGNOLLI
“Siamo in un momento importante, stiamo crescendo e dobbiamo solo abbassare la testa e continuare”. Con queste parole il mister giallorosso Alberto Aquilani apre la conferenza stampa di vigilia di Catanzaro-Avellino, sfida valida per la 16ª giornata di Serie BKT, in programma domani, 13 dicembre alle 17:15, allo stadio “Ceravolo”.
Il tecnico arriva alla sfida contro gli irpini con il sorriso, dopo la bella vittoria in rimonta per 2-1 sul campo difficile di Modena. Una prestazione che, secondo Aquilani, ha lasciato in eredità molto più dei tre punti: “Le sensazioni sono positive perché abbiamo ottenuto un risultato importante contro una squadra che ha valori da big del campionato. Abbiamo fatto una partita veramente buona sotto tutti i punti di vista”.
Aquilani individua un passaggio chiave della gara precedente, quello che potrebbe rappresentare un vero spartiacque nella stagione giallorossa: la capacità di rimanere dentro il match nonostante lo svantaggio: “C’è stata continuità sin dall’inizio. Siamo andati lì con coraggio, abbiamo retto fisicamente, abbiamo cercato di portare la partita nei territori dove possiamo essere migliori degli altri. Sotto 1-0 non ho mai visto la squadra indietreggiare di un metro: ha continuato, ed è stata premiata”.
Una reazione che testimonia una crescita mentale evidente, legata al concetto - più volte sottolineato dal tecnico - della percezione del pericolo: “È un fattore primario. Il calcio è fatto di palla e senza palla: bisogna essere positivi in certe circostanze e ‘negativi’ in altre, nel senso di aspettarsi l’errore e farsi trovare pronti all’episodio sfavorevole. Stiamo crescendo e migliorando, ma serve continuare così, con umiltà”.
Il Catanzaro troverà domani un Avellino giovane, sfrontato, in linea con le neopromosse già affrontate dai giallorossi: “Affrontiamo una buona squadra, vicina a noi in classifica, che sta facendo un buon campionato. Le neopromosse spesso hanno incoscienza ed esuberanza, doti che complicano ogni partita. Sarà una gara molto tosta: dovremo essere bravi, umili, preparati. La chiave sarà mettere in campo ciò che serve per fare il tipo di partita che vogliamo”.
Infine un passaggio sul giovane Cisse: “Parlo spesso con lui perché ha un potenziale molto alto. Per raggiungerlo deve completarsi: oggi il calcio richiede giocatori completi, non basta essere bravi solo con la palla o solo senza. Sta facendo grandi passi in avanti, ascolta, è maturo. Ha 18 anni e non deve avere pressioni eccessive, ma per noi è un calciatore molto importante”.
Il Catanzaro arriva dunque alla sfida con l’Avellino con consapevolezza crescente, ma senza alcuna presunzione. Aquilani lo ripete con forza: entusiasmo, sì, ma con la testa bassa.
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