di CARLO MIGNOLLI
“Affrontiamo una squadra di Serie A, sarà un test importante per capire a che punto siamo”.
Queste le parole del tecnico giallorosso Alberto Aquilani alla vigilia di Sassuolo-Catanzaro, gara di Coppa Italia in programma il 15 agosto alle ore 18:30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, e primo impegno ufficiale della stagione per i calabresi.
Ambientamento “Sto molto bene, perché il mio benessere dipende da quello che vedo nei miei giocatori: sono loro il mio termometro. Vedo ragazzi che mi seguono, seri, che vogliono migliorare, umili ma con ambizione di fare le cose ad un certo livello. Finché c’è questo, io sono qui”.
Aspetti tattici “Abbiamo lavorato tanto sui principi, che possono variare in base alle caratteristiche dei giocatori. Dal primo giorno è stato un lavoro intenso. Sapevamo di entrare in un gruppo già avanti per conoscenze e convinzioni. Forse qualche amichevole in più avrebbe dato indicazioni ulteriori, in alcuni ruoli abbiamo dovuto adattare giocatori, ma non ci lamentiamo. Ora arrivano le partite vere: il confronto ci dirà il livello, affrontando squadre della nostra categoria o anche di Serie A come nel caso di giovedì”.
Test col Sassuolo “È importante, perché in allenamento i giocatori non hanno la pressione della gara. Ora invece andiamo in un campo importante, affrontiamo una squadra di qualità superiore in una partita ufficiale. Questi test sono significativi: anche se le cose vanno male o troppo bene, vanno interpretate con equilibrio, come con il Napoli. C’è curiosità per questo. Mi aspetto una squadra coraggiosa, umile, con personalità e che provi a fare la sua partita”.
Liberali “Può sfruttare al meglio le sue caratteristiche giocando più dentro al campo. Non è un esterno puro da 30-40 metri di corsa continua. È molto abile e intelligente, può fare entrambe le cose, al momento lo stiamo provando largo che entra dentro. È giovane, umile e con voglia di lavorare. Fisicamente sta bene: ha fatto la preparazione col Milan, è pronto e può giocare.
Mercato “Ci manca il sostituto di Pompetti, un centrocampista importante che abbiamo perso e diverso per caratteristiche fisiche dagli altri. Stiamo cercando un esterno di gamba. Dipende anche dalle uscite, come quella eventuale di Biasci: io lo stimo molto, ma dobbiamo essere chiari con tutti. Ho detto al direttore che chi arriva deve essere migliore di chi c’è già”.
Iemmello “Lo vedo responsabilizzato, dentro la causa, partecipativo in entrambe le fasi. Parla in modo corretto e trasmette la mentalità giusta. Oltre alle qualità tecniche e alla conoscenza del gioco, ci aspettiamo che guidi il gruppo in quella direzione, sfruttando le sue doti”.
Pompetti “Ho avuto modo di parlarci in questi giorni, lo vedo carico. Gli ho consigliato di prendersi tutto il tempo necessario per recuperare al meglio d brutto infortunio, perché è giovane e ha una carriera davanti”
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