Arrivano le "Canzoni indigeste": guida all'ascolto del nuovo EP di GiusiPre

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  27 ottobre 2020 13:02

di CLAUDIA FISCILETTI

Sono arrivate le “Canzoni indigeste” di GiusiPre, l’EP della cantautrice d’origine calabrese trapiantata a Roma, che si possono ascoltare sulle principali piattaforme digitali. Sono cinque brani sfrontati, sinceri, che offrono uno spaccato critico della società, ma non catastrofico. Tra sonorità che mescolano il pop e il punk si parte per un viaggio di 15 minuti, condito da riferimenti per nulla banali ai miti greci e alla filosofia di Leibniz e Feuerbach. Sono canzoni composte da versi che vanno "mangiati" e assimilati, per i temi che affrontano, ed in tale maniera si può ripartire per andare avanti. GiusiPre, con il suo EP che vede la collaborazione per la composizione e gli arrangiamenti del polistrumentista Daniele Giuili e del produttore e fonico Nicola D’Amati, regala uno spaccato della realtà condita dai suoi pensieri che, talvolta, sono poco piacevoli, un pò come lo sono quelli di tutti noi. Brani in cui ogni parola acquista un significato ben preciso, che non vengono utilizzate per caso. La Nuova Calabria ha ascoltato le "Canzoni indigeste" e ha voluto fare una "guida all'ascolto" brano per brano, dell'EP che segna l'esordio da solista della cantautrice, già anticipato nell'intervista rilasciata nell'agosto scorso (LEGGI QUI).

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MONADE – La prima “canzone indigesta” è Monade, secondo brano estratto dall’EP. Spiana la strada per quello che sarà il ritmo generale dell'esordio solista di GiusiPre, un misto tra pop e punk in cui vengono riprese anche le influenze musicali dell'autrice a lei più care. "Ogni pensiero che non trova confronto, si perde nel vuoto del compiacimento", così recita un verso del brano, un chiaro riferimento al seguire il pensiero unico. Il 'gregge' che rappresenta un pò la piaga della società azzerando lo sviluppo di un pensiero critico, aiutato anche dai social, che contribuiscono all'isolamento e ad 'uniformare' le menti.

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CAOS CONTEMPORANEO"Recito un'emozione", un verso che fa parte del primo brano estratto da “Canzoni indigeste”, "Caos contemporaneo", quello che nell'agosto scorso ha messo in moto l'esordio solista di GiusiPre. Un brano che racconta, in maniera sarcastica temi difficili, sotto certi aspetti anche personali per la cantautrice, che spaziano dalle decisioni importanti ai rimpianti. Un modo per non prendersi troppo sul serio anche quando le cose si mettono male, un incoraggiamento per chiunque sta attraversando una fase decisiva della propria vita.

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CI PENSA IL VENTO – Il terzo brano soffia sull'onda della malinconia. "Potevi darti alla poesia, avresti speso ogni energia per essere migliore, un po’ particolare. E invece scegli restare qui, ad annaffiare piante, depressione andante", il sentimento del rimpianto qui assume un suono e prende vita tra le parole. Non manca un pò di sarcasmo che è l'ingrediente sempre presente in ogni canzone dell'EP, può essere ormai un segno distintivo delle liriche di GiusiPre.

L’UOMO E’ CIO’ CHE MANGIA – L'attenzione alla scelta delle parole della cantautrice qui arriva al suo culmine. E' un brano colto, che si rifà alla filosofia di Feuerbach e la rende 'terrena', accessibile a tutti. "Mangia e bevi preservando l’anelito ribadisci la questione morale. Nutri mente e corpo senza rammarico, rendi omaggio al tuo esser causale".

SISIFO – Il mito di Sisifo tormentato nell'Ade dove viene obbligato a spingere per l'eternità un enorme masso fino alla vetta e questo, poi, finisce per rotolare di nuovo giù a valle. Un mito adattato alla nostra contemporaneità: "Ma la rupe è sempre lì seppur in cima sai che quel macigno rotolerà di nuovo a valle. Scivola la vita, porti i segni addosso, con un po’ d’ingegno lasci il peggio alle tue spalle". 

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