Quanto accaduto ieri nella sede amministrativa dell'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro sebbene attenuato nella sua gravità dallo stato di bisogno in cui versano i cosiddetti 'precari' della Sanità, per larga parte vittime innocenti di quella mala politica trasversale che ha costruito la propria fortuna sulla pelle dei calabresi, non può non essere stigmatizzato e rischia di costituire un precedente estremamente pericoloso per i giorni che verranno".
Lo afferma il presidente della Commissione della Regione Calabria contro la 'ndrangheta Arturo Bova in merito all'occupazione dei locali da parte di alcuni precari in servizio nell'ospedale licenziati alla scadenza del contratto che chiedevano, ed hanno ottenuto, la proroga sino alla fine dell'anno. "Luoghi pubblici occupati - prosegue Bova - benzina sparsa sugli arredi, sulle porte, minacce di appiccare il fuoco, benzina cosparsa sul corpo, minaccia di lanciarsi nel vuoto o di darsi fuoco, attimi di terrore per chi ha avuto la sfortuna di essere chiamato a trovare soluzioni a disastri altrui, cercando di salvaguardare le ragioni di quei lavoratori ma tenendo presente che la legge è un limite invalicabile anche per la Pubblica amministrazione e che le legittime aspettative di quelle categorie di lavoratori non possono non essere contemperante con le legittime aspettative di chi ha vinto un concorso pubblico e da anni è inserito in valide graduatorie in attesa dell'agognato contratto. Nulla contro i cosiddetti 'precari, per i quali si impone un piano di salvaguardia. Ma qualunque sia l'obbiettivo e la priorità delle esigenze contrapposte, giammai si potrà prescindere dal rispetto delle regole".
E ancora: "Resto basito nell'apprendere che il Commissario alla sanità Saverio Cotticelli, non solo abbia disatteso la sua stessa nota che imponeva di attingere dalle graduatorie valide, ma nulla ha fatto e/o detto a fronte di un atteggiamento così grave di protesta. A fronte di diversi ipotesi di reato, avrebbe quantomeno dovuto stigmatizzare quella condotta, non fosse altro perché è un ex Generale dei Carabinieri che tanto bene ha fatto durante il suo onorato servizio. Nulla di tutto questo". Cotticelli, prosegue Bova, "ha sottoscritto un accordo di dubbia legittimità e comunque esorbitando le sue attribuzioni, nominando un 'Soggetto attuatore' per l'adozione di un provvedimento amministrativo che consenta l'assunzione di costoro, oltre dunque il limite di legge dei 48 mesi, e la stipula di un contratto di lavoro sino al 31 dicembre 2019. Non vi è dubbio che il gesto di Cotticelli ecceda le sue competenze e i limiti di legge e impone un intervento diretto e non più procrastinabile del Ministro della Salute, al quale mi rivolgo apertamente ribadendo, ancora una volta, di guardare alla Sanità calabrese come una delle principali emergenze nazionali. Siamo arrivati alle scene di guerriglia urbana. Cosa deve succedere di più? Le regole sono diventate un optional persino per chi è lautamente pagato per farle rispettare".
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