
«La sanità calabrese sta attraversando una fase di profonda ricostruzione che non può prescindere da due pilastri fondamentali: la legalità e la trasparenza amministrativa. Per questo motivo, le notizie che circolano con insistenza riguardo a una recente procedura di stabilizzazione presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro impongono un approfondimento immediato e pubblico».
A dichiararlo è Sergio Costanzo, consigliere comunale di Catanzaro in quota Forza Italia, che interviene con fermezza sulla vicenda che sta scuotendo gli ambienti sanitari e istituzionali del capoluogo.
Al centro della questione, come riportato da diverse fonti sindacali e interne, vi sarebbe la stabilizzazione di una dipendente proveniente dall'Agenas. Ciò che desta preoccupazione, secondo quanto emerso, è un presunto legame di parentela con una figura di vertice dell'attuale struttura commissariale.
«Seppur un legame di parentela non configuri di per sé un’irregolarità — precisa Costanzo — la sola esistenza di un potenziale conflitto di interessi, reale o percepito che sia, obbliga l’amministrazione a un livello di cautela e trasparenza massimo per evitare ombre sull’imparzialità dell’ente».
Ulteriori interrogativi riguardano l’applicazione rigorosa del Decreto Legislativo n. 75 del 2017 (Articolo 20), che disciplina i requisiti per il superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione. Sarebbero infatti necessarie delucidazioni sulla rapidità dell’iter e sulla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge, inclusi i periodi di servizio e la continuità del rapporto di lavoro.
«Non possiamo ignorare il clima di malcontento e preoccupazione che si respira tra il personale sanitario e amministrativo dell’ASP — continua il consigliere di Forza Italia — Molti operatori attendono da anni percorsi di stabilizzazione o concorsi pubblici. Episodi poco chiari alimentano sfiducia e senso di ingiustizia tra chi lavora quotidianamente in prima linea nonostante le criticità strutturali della nostra sanità».
Alla luce di questi elementi, il consigliere Sergio Costanzo chiede ufficialmente che la Direzione aziendale e il Commissario straordinario rendano pubblici tutti gli atti relativi alla procedura in questione:
• Requisiti dichiarati dalla dipendente interessata.
• Verifiche effettuate dagli uffici competenti.
• Motivazioni giuridiche e amministrative che hanno sorretto la decisione finale.
«Il nostro obiettivo — conclude Costanzo — deve essere uno solo: garantire il rigoroso rispetto delle regole nell'interesse esclusivo del servizio sanitario pubblico, dei lavoratori e dell'intera comunità calabrese, che ha bisogno di istituzioni credibili e trasparenti».
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