Asp sciolte per mafia, il Codacons: "Il governatore aveva nominato i vertici. Chieda scusa"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Asp sciolte per mafia, il Codacons: "Il governatore aveva nominato i vertici. Chieda scusa"
Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons
  13 settembre 2019 23:41

“L’Asp di Catanzaro era infiltrata dalla mafia ed è stato giusto e sacrosanto scioglierla. Capitolo chiuso, ma non troppo. Perché sarebbe doveroso interrogarsi su chi abbia mai nominato questi manager ritenuti “permeabili” alle influenze criminali”.

Dura la posizione di Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons, che incalza: “Ora poiché le nomine sono una stretta prerogativa del governatore - o, almeno, così ripeteva fino a qualche settimana addietro proprio lo stesso Governatore - ed atteso che, a tutt’oggi, 2 Asp su 5 sono state sciolte per inflitrazioni mafiose ...non sarebbe il caso di chiedere scusa? Invece assistiamo a dichiarazioni stucchevoli, come se i vertici di queste Asp fossero stati nominati dai marziani. A ciò si aggiunge una singolare coincidenza. Appena due settimane addietro sono state approvate, proprio su proposta del Governatore, gli elenchi cui attingere per individuare i futuri direttori amministrativi e sanitari”.

Banner

E aggiunge: “Avevamo chiesto, invano, il ritiro immediato di quelle liste dei manager perché, sostenevamo, “si finirà per affidare la sanità calabrese ai protagonisti del disastro in cui si trova”. Trovavamo bizzarro che non si fossero verificati neppure i procedimenti penali pendenti di molti futuri manager. Ma nessuno ci diede ascolto. Per questo appare singolare sentire oggi parlare di legalità violata, chi ha utilizzato la sanità per piazzare amici, amici degli amici e teste di legno, buoni solo a raccattare voti”.

Banner

Poi l’affondo finale: “Presidente Oliverio, ci stupisca, chieda scusa e prometta solennemente, se ha davvero a cuore le sorti dei malati calabresi di non occuparsi mai più di sanità”.

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner