Assenteismo all'Asp e al Pugliese di Catanzaro, arrivano le condanne della Corte dei conti

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  13 gennaio 2025 18:26

Danno patrimoniale e d'immagine ai danni dell'Asp di Catanzaro e dell'ospedale Pugliese (oggi 'Renato Dulbecco). E' quanto accertato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti calabrese per episodi di assenteismo di cui sarebbero stati protagonisti cinque dipendenti dell'azienda sanitaria provinciale e tre dell'azienda ospedaliera. La pronuncia erariale viaggia in parallelo alla vicenda penale, l'inchiesta 'Cartellino rosso' esplosa nel 2020. 

Per quanto riguarda l'Asp, la Corte dei conti ha accertato un danno erariale complessivo pari 17.427,90 euro, di cui 16.766,74 per il danno all’immagine per cui sono stati condannati in solido i convenuti. Più nel dettaglio, per Parrottino Carmine 4.744,60 euro, per Modugno Donato 3.222,60 euro, per Bianchi Leandro 2.912,70 euro, per Facciolo Antonio 3.167,40 euro e per Ursini Vincenzo 2.719,44 euro.  Nei confronti dei primi due è stato riconosciuto anche il danno diretto: 338,90 euro a carico di Parrottino e 322,26 euro a carico del convento Modugno, "fatto salvo quanto eventualmente già introitato dall’Amministrazione, per il caso in cui i bonifici dei convenuti Parrottino e Modugno fossero effettivamente andati a buon fine". Nel dispositivo vengono contabilizzati gli episodi di assenteismo: Parrottino 48 episodi in 39 giorni, Modugno 15 episodi di assenteismo in 14 giorni, Bianchi 22 in 13 giorni, Facciolo 76 episodi in 31 giorni e Ursini 58 episodi in 34 giorni.

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Passando al Pugliese, invece, il danno erariale complessivamente accertato è di 104.684,40 euro, di cui 98.526,40 euro a titolo di risarcimento del danno all’immagine e la restante parte di danno diretto. Anche in questo caso la condanna è in solido e per quando riguarda il calcolo del danno d'immagine è stato quantificato in: 47.467,20 euro nei confronti di Marcello Ferro, in 29.078,40 euro nei confronti di Ruggiero Alessandro e in 21.980,80 euro nei confronti di Lopez Carmine. Nel dispositivo i giudici hanno sottolineato come "la condotta illecita dei convenuti ha leso gravemente l’immagine dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio, perché ha inciso su di un settore, quello sanitario, che desta la maggiore sensibilità nella comunità degli
amministrati, offrendo ai medesimi un senso di impunità unitamente alla considerazione comune di avere considerato il luogo di lavoro come 'casa propria' da cui entrare e uscire a piacimento". (g.r.)

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