"Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste". La Corte d’Appello di Catanzaro – Sezione Seconda – in accoglimento delle tesi difensive portate avanti dagli avvocati Luigi Aloisio e Bruno Filippo Napoli, difensori dell’Avv. Laura Fondacaro, dall’avvocato Danilo Iannello, difensore del Dott. Antonio Molè e dall’Avvocato Aldo Casalinuovo, difensore dell’avv. Domenico Canino, ha confermato la sentenza di "non luogo a procedere perché il fatto non sussiste", pronunciata nel 2022 dal GUP presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti dei predetti per l’ipotesi di falso ideologico, dichiarando altresì inammissibile l’impugnazione della Procura della Repubblica per i residui capi di imputazione.
La vicenda nasce dall’inchiesta denominata “Mezzo Servizio”, LEGGI QUI e che aveva ad oggetto condotte ritenute assenteistische nei confronti di una serie di dipendenti dell’allora Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e dell’ASP di Catanzaro.
Ai Dottori Molè, Fondacaro e Canino, nello specifico, veniva contestata una mancata tempestiva attivazione in sede disciplinare, quali componenti il Molè e la Fondacaro e quale Presidente il Canino, l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari, nei confronti dei dipendenti rimasti coinvolti nell’inchiesta.
All’esito della discussione degli avvocati Aloisio, Iannello, Napoli e Casalinuovo, la Corte d’Appello ha confermato la legittimità e le correttezza dell’operato degli imputati, confermando il verdetto assolutorio con ampia formula nei loro confronti.
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