Associazione a delinquere transnazionale. E' questa l’accusa della quale dovrà rispondere il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, oggi rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Roma, nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Alberto Galanti, sui rapporti tra il sindaco, l’ex ministro per l’ambiente Corrado Clini e la sua compagna M.H., componente della giunta di Palazzo dei Bruzi nella prima parte della consiliatura del 2011.
Secondo l’accusa, Mario Occhiuto, difeso dall’avvocato Nicola Carratelli, nella presunta organizzazione illecita promossa da Clini – che all’epoca era Direttore Generale, prima di assumerne la guida nel Governo Monti – avrebbe ricevuto ingenti finanziamenti per realizzare progetti esteri cofinanziati dal ministero dell’Ambiente, in qualità di architetto e in cambio Occhiuto avrebbe nominato assessore della sua prima giunta comunale proprio M.H.
A dire dei magistrati, la nomina avrebbe assunto profili del reato di corruzione, perchè avrebbe consentito al sindaco di stipulare successivi accordi tra il Comune di Cosenza ed il ministero dell’Ambiente, con l’obiettivo di realizzare un modello di città sostenibile.
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