"Ho presentato un’interrogazione a Franceschini perché, da circa un anno, il direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana-Villa d'Este, a Tivoli (RM), ha intimato lo sfratto all'Associazione del Laboratorio del Papiro "Fannius" che nei due siti gestisce rispettivamente il Museo-Laboratorio di archeologia libraria e bibliotecaria e il Museo didattico del Libro antico. Eppure, dal 2012 al 2018 l’assenza di una convenzione per l’uso dei locali non aveva impensierito il MiBACT, che li concesse alla “Fannius” nel 2004, per 4 anni + 4, sulla base di un accordo con MiUR e Unicef, fissando canoni molto bassi in considerazione del fatto che ristrutturazione, adattamento e arredamento degli ambienti gravavano sul concessionario". Ad annunciarlo è la parlamentare del M5S Margherita Corrado.
"L’iniziativa del direttore, dott. Bruciati, non prelude ad un uso alternativo dei locali, se è vero che è sfumata l’idea del punto ristoro-caffetteria, addotta inizialmente a giustificazione per Villa Adriana nonostante che, all’ingresso, esista una locale già adibito a bar vuoto da tempo. Soprattutto, Bruciati sembra non tenere in alcun conto l’utilità pubblica del servizio svolto gratuitamente per decenni dalla "Fannius" nei due siti UNESCO, nonché dell’eccezionalità dei due laboratori-museo e delle loro attività. Si tratta di veri e preziosi luoghi della cultura privati allocati all’interno di due cosiddetti "Luoghi della Cultura" statali dei più prestigiosi: una coesistenza virtuosa, alla quale il MiBACT oggi dice di aspirare e che a Tivoli è diventata reale con largo anticipo, incrementando l’appeal delle due ville sul pubblico. La volontà ministeriale di smantellare il Museo didattico del Libro antico e il Museo-Laboratorio di Archeologia Libraria manca, dunque, di ogni logica e implica anche il rischio di dover risarcire la “Fannius” per le spese sostenute, con conseguente danno erariale".
"Ho chiesto a Franceschini - prosegue Corrado- se non ritenga opportuna una moral suasion nei confronti della Direzione Generale Musei e del Segretariato Generale MiBACT affinché i rispettivi dirigenti si attivino, come raccomandato nei giorni scorsi dal TAR, per trovare il modo di salvaguardare quello che è il vero interesse dello Stato nella vicenda descritta".
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